Transizione digitale e cybersecurity: una sfida collettiva
“La transizione digitale per la pubblica amministrazione è un percorso collettivo, che riguarda la competitività delle nostre imprese, i servizi ai cittadini e la credibilità delle istituzioni”, ha dichiarato Sebastiano Callari, vicario della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza Stato Regioni, aprendo i lavori della terza giornata di ComoLake 2025 a Cernobbio. Le sue parole pongono l’accento su come la digitalizzazione non sia solo un processo tecnologico, ma un elemento cruciale per lo sviluppo economico e sociale del paese.
L’importanza strategica della cybersecurity
Callari ha poi aggiunto: “La cybersecurity oggi è strategica: non si può pensare di far transare tutto il valore della nostra società senza sicurezza e non si può pensare che ci sia valore nelle imprese senza cybersicurezza”. Questa affermazione sottolinea come la sicurezza informatica sia diventata un prerequisito fondamentale per qualsiasi attività economica e sociale nell’era digitale. Senza adeguate misure di protezione, il rischio di attacchi informatici e di perdita di dati sensibili potrebbe compromettere la fiducia dei cittadini e delle imprese nei servizi digitali.
Un approccio federale alla cybersecurity
Per affrontare questa sfida, Callari ha proposto un approccio federale alla cybersecurity, sostenendo “linee guida comuni, centri di competenza regionali e un approccio federale alla cybersecurity”. Questo modello prevede la collaborazione tra le diverse istituzioni e la condivisione di competenze e risorse per garantire una protezione uniforme e efficace su tutto il territorio nazionale.
Formazione, coordinamento e il ruolo del PNRR
Secondo Callari, “serve formazione e coordinamento”. Il PNRR ha fornito un impulso determinante, consentendo alle Regioni di rafforzare le proprie infrastrutture di sicurezza. “Sono interventi che non producono soltanto nuove tecnologie, ma anche nuove competenze, informazioni e analisi di rischio condivise. Tutto questo non deve esaurirsi con il PNRR, ma rappresentare la base per una sicurezza duratura. Non ci può essere sicurezza senza fiducia nella PA”.
Sovranità digitale: una priorità per l’Italia
“Accanto alla sicurezza il tema chiave è la sovranità digitale: per l’Italia è arrivato il momento di lavorare come un unico soggetto, perché nessuno resti indietro”, ha concluso Callari. La sovranità digitale implica la capacità di un paese di controllare e proteggere i propri dati e le proprie infrastrutture digitali, garantendo l’autonomia e la sicurezza nazionale nell’era digitale.
Riflessioni sulla transizione digitale e la sicurezza
Le parole di Sebastiano Callari evidenziano una sfida cruciale per l’Italia: la necessità di accelerare la transizione digitale della pubblica amministrazione, garantendo al contempo la massima sicurezza e la sovranità digitale. Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per investire in infrastrutture, competenze e tecnologie innovative, ma è fondamentale che questi investimenti siano accompagnati da una visione strategica a lungo termine e da un forte coordinamento tra le diverse istituzioni. Solo così sarà possibile costruire una pubblica amministrazione moderna, efficiente e sicura, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nell’era digitale.
