L’episodio di discriminazione
Alessandro Manfredini, art director e docente universitario di Modena, ha denunciato un episodio di discriminazione omofoba avvenuto durante la sua ricerca di un immobile in affitto. Contattando un’agente immobiliare, Manfredini ha fornito informazioni su sé stesso e sul suo compagno, con cui convive da vent’anni. La risposta dell’agente è stata però discriminatoria: il proprietario desiderava affittare l’appartamento ad una “famiglia”, ovvero ad una coppia uomo-donna con un figlio, escludendo di fatto Manfredini e il suo compagno.
“Il proprietario vuole una famiglia… un uomo e una donna e possibilmente un figlio”, ha riferito l’agente immobiliare a Manfredini, come riportato dalla Gazzetta di Modena. L’art director ha espresso la sua indignazione per l’accaduto, definendo l’atteggiamento dell’agente “palesemente omofobo” e chiedendosi come sia possibile che nel 2024 si verifichino ancora episodi di questo tipo.
La reazione e la solidarietà
La denuncia di Manfredini sui social ha suscitato una vasta solidarietà, con il sindaco di Modena Massimo Mezzetti che ha definito l’accaduto “inaccettabile” e ha espresso la sua vicinanza alle vittime di omofobia. Anche alcuni agenti immobiliari hanno contattato Manfredini, offrendogli appartamenti da visitare.
Manfredini ha espresso soddisfazione per il risalto mediatico ottenuto, sottolineando che l’episodio non riguarda solo lui, ma tutte le persone discriminate. “Nel 2024 quello che è successo è inascoltabile, sembra di vivere in una distopia totale”, ha dichiarato, definendo l’atteggiamento del proprietario come “una visione distorta e fascista” che autorizza certi comportamenti.
Riflessioni sull’episodio
L’episodio di discriminazione omofoba a Modena evidenzia come, nonostante i progressi sociali, persistano ancora pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle coppie omosessuali. La risposta dell’agente immobiliare, che ha ribadito le preferenze del proprietario, dimostra come l’omofobia possa manifestarsi in modo sottile ma concreto, limitando l’accesso a diritti fondamentali come la possibilità di trovare una casa in affitto. Questo caso dovrebbe spingere a riflettere sull’importanza della lotta contro ogni forma di discriminazione e sull’urgenza di promuovere una società inclusiva e rispettosa della diversità.