L’aggressione e le conseguenze
Nella mattinata di oggi, agenti della squadra mobile di Torino hanno arrestato quattro cittadini italiani con l’accusa di tentato omicidio. Secondo le indagini, il gruppo avrebbe aggredito un uomo di origini nigeriane lo scorso 14 novembre, colpendolo con un’arma da taglio e lasciandolo gravemente ferito.
La vittima ha riportato ferite profonde e ha subito un intervento chirurgico in cui gli è stata asportata la milza. L’uomo è rimasto ricoverato in ospedale per un periodo prolungato a seguito dell’aggressione.
Indagini e movente
Le indagini, condotte dalla dirigente Marzia Maria Giustolisi, si sono avvalse dei filmati di videosorveglianza presenti nella zona dell’aggressione, permettendo agli inquirenti di identificare i quattro sospettati. Tra gli arrestati figurano due fratelli gemelli e il loro padre.
Secondo le ricostruzioni, il movente dell’aggressione sarebbe riconducibile a un debito di droga che la vittima aveva nei confronti degli arrestati.
Accuse di spaccio
Oltre all’accusa di tentato omicidio, due dei quattro indagati sono stati accusati anche di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti hanno rinvenuto due chilogrammi di cocaina in loro possesso.
Tre degli arrestati sono stati fermati a Torino, mentre il quarto è stato trovato alla stazione Centrale di Bologna, a bordo di un autobus diretto verso il sud Italia.
Un caso che evidenzia la pericolosità del traffico di droga
L’aggressione, condotta con una violenza inaudita, evidenzia ancora una volta la pericolosità del traffico di droga e le conseguenze spesso drammatiche che possono derivare da questo tipo di attività illegale. Il movente, legato a un debito di droga, sottolinea come il mondo del narcotraffico sia spesso caratterizzato da una profonda violenza e da un’assenza di rispetto per la vita umana.