Un sindaco ultra-decennale
Luciano Piluso, ragioniere classe 1956, è sindaco del piccolo comune di Schiavi di Abruzzo, in provincia di Chieti, dal 1990. Il centro abitato, con i suoi 640 abitanti, si trova al confine con il Molise. Piluso, eletto nelle ultime elezioni comunali con un plebiscitario 94,96% dei voti (pari a 339 preferenze), ha giurato per la settima volta di rispettare la Costituzione e le leggi italiane, confermandosi un caso di longevità amministrativa raro in Italia.
La sua esperienza amministrativa a Schiavi di Abruzzo dura ormai da 35 anni, interrotta solo dal 2004 al 2009, periodo in cui ha ricoperto il ruolo di vice-sindaco. Una presenza costante nella vita politica del piccolo comune, che lo ha visto protagonista per la maggior parte del suo percorso amministrativo.
Un consiglio comunale con un tocco familiare
Tra i banchi del consiglio comunale di Schiavi di Abruzzo, Luciano Piluso troverà il figlio Giuliano, eletto in minoranza. Un’esperienza che, seppur insolita, testimonia il forte legame di Piluso con la comunità locale e il suo ruolo centrale nella vita politica del paese.
Esperienze politiche al di fuori del comune
Oltre all’impegno politico a Schiavi di Abruzzo, Piluso ha ricoperto anche ruoli istituzionali a livello regionale. Nel 2008, dopo l’arresto del presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, è stato consigliere regionale per sei mesi. Inoltre, è stato più volte presidente della Comunità Montana Alto Vastese.
Longevità amministrativa: un caso da approfondire
La longevità amministrativa di Luciano Piluso, con 35 anni di mandato come sindaco, è un caso degno di nota. È interessante analizzare le ragioni di questa lunga permanenza al vertice del comune, considerando sia i fattori socio-politici locali che le eventuali dinamiche interne al paese. Sarebbe interessante approfondire se questa longevità sia frutto di una profonda fiducia da parte della popolazione o se invece si celino dinamiche politiche più complesse.