La dichiarazione shock di Rabiot
Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, non ha usato mezzi termini per esprimere il suo disappunto riguardo alla scelta di far disputare una partita di Serie A tra Milan e Como in Australia. In un’intervista rilasciata a *Le Figaro*, il francese ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle.”
Dietro la follia, gli interessi economici
Rabiot non ignora le motivazioni economiche che spingono verso queste scelte, ma sottolinea come queste vadano a discapito della salute dei giocatori: “Si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che ci superano”. Il centrocampista evidenzia un tema sempre più pressante nel calcio moderno: il conflitto tra interessi economici e benessere degli atleti.
Calendari sovraccarichi e salute dei giocatori
Il francese si sofferma sulla questione dei calendari sempre più fitti e delle conseguenze sulla salute dei giocatori: “Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo”. Rabiot critica apertamente la decisione di far affrontare ai giocatori un viaggio così lungo per una singola partita: “È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre”.
Il Milan conferma la trasferta australiana
Nonostante le polemiche, il Milan ha confermato la sua partecipazione alla trasferta australiana. La partita contro il Como si inserisce in un’operazione di marketing volta ad espandere il brand del club rossonero nel mercato asiatico e oceanico. Resta da vedere come questa decisione influenzerà la preparazione atletica e la condizione fisica dei giocatori coinvolti.
Un campanello d’allarme per il futuro del calcio?
Le parole di Rabiot sollevano interrogativi importanti sul futuro del calcio e sulla priorità data al benessere dei giocatori rispetto agli interessi economici. La decisione di far disputare una partita di Serie A in Australia, pur comprensibile dal punto di vista del marketing, appare come un’ulteriore forzatura in un calendario già estremamente fitto. Sarà necessario trovare un equilibrio tra le esigenze economiche e la tutela della salute degli atleti, per garantire un futuro sostenibile al calcio.