Critiche alla gestione dell’immigrazione
Mons. Ettore Malnati, teologo, ha espresso un duro giudizio sulla gestione del fenomeno migratorio, in seguito alla morte di Satnam Singh. Secondo il religioso, l’approccio attuale è caratterizzato da un'”intransigenza miope” che non porta a soluzioni efficaci, e da un “buonismo acritico” che impoverisce gli stessi richiedenti asilo. Malnati ha inoltre denunciato lo sfruttamento degli emigranti da parte di persone e clan che li costringono a lavorare in condizioni illegali e li alloggiano in luoghi degradanti, paragonabili a “immondezzai”.
Secondo il teologo, l’Europa dovrebbe cambiare rotta per essere degna delle proprie radici storiche, assumendosi la responsabilità di un’accoglienza dignitosa.
Diverse tipologie di emigrazione
Mons. Malnati ha distinto diverse tipologie di emigrazione, analizzandone le motivazioni. Ha evidenziato il “dover emigrare” per sfuggire a situazioni di difficoltà nel proprio paese, e il “voler emigrare” per migliorare le proprie condizioni economiche, fenomeno che ha interessato anche l’Italia dopo la prima guerra mondiale, con migranti diretti in Australia, Usa e America Latina. Ha citato l’esempio di Papa Francesco, le cui origini familiari sono legate a questo tipo di migrazione.
Il teologo ha poi menzionato l’emigrazione di “cervelli” dall’Italia verso l’estero, fenomeno che impoverisce la comunità nazionale, e l’emigrazione forzata da parte della criminalità organizzata, a scopo di guadagni illeciti o per azioni destabilizzanti.
La responsabilità della Comunità internazionale
Secondo Mons. Malnati, la Comunità internazionale ha fallito nel fornire soluzioni concrete e dignitose al fenomeno migratorio, dimostrando incapacità nel contrastare il traffico di esseri umani, lo sfruttamento degli scafisti e il terrorismo. Ha sottolineato la particolare fragilità dei minori abbandonati a se stessi.
Il teologo ha accusato i responsabili della “cosa pubblica” di non affrontare il problema con la dovuta serietà, paragonandoli a “struzzi” che nascondono la testa sotto la sabbia. Ha rivolto una critica all’Europa dei “banchieri, degli economisti, dei perbenisti”, invitandola ad adottare un approccio più responsabile, basato sulla legalità e su un’accoglienza umana.
Riflessioni sul fenomeno migratorio
Le parole di Mons. Malnati offrono un’analisi critica e profonda del fenomeno migratorio, evidenziando la complessità della situazione e la necessità di un approccio multiforme da parte della comunità internazionale. La distinzione tra diverse tipologie di emigrazione e la denuncia dello sfruttamento degli emigranti sono elementi importanti per comprendere la realtà di questo fenomeno. L’invito a un cambio di rotta da parte dell’Europa, con un’accoglienza più umana e responsabile, pone in evidenza la necessità di politiche migratorie più eque e dignitose.