La riapparizione di Khalil al-Hayya
Dopo un periodo di silenzio e speculazioni seguite all’attacco israeliano in Qatar del 9 settembre, Khalil al-Hayya, figura di spicco di Hamas, è riemerso in un video trasmesso dall’emittente qatarina Al-Araby. Nel messaggio, al-Hayya ha ribadito l’importanza della lotta palestinese, invocando Allah per la pazienza e la vittoria. La sua ricomparsa giunge in un momento cruciale, con al-Hayya alla guida della delegazione di Hamas impegnata nei negoziati in Egitto per il piano Trump di pace a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani.
Misure di sicurezza e precedenti attentati
Fonti mediatiche arabe sottolineano le stringenti misure di sicurezza imposte dal Servizio di intelligence del Cairo per proteggere la delegazione di Hamas e la sede dei negoziati. Questa attenzione alla sicurezza è giustificata dai numerosi tentativi di assassinio subiti da al-Hayya nel corso degli anni, alcuni dei quali hanno tragicamente coinvolto membri della sua famiglia. Tra questi, si ricorda l’attacco a Teheran in cui perse la vita Ismail Haniyeh, allora capo politico del gruppo, e in cui lo stesso al-Hayya rimase ferito.
La storia di al-Hayya: dalle origini a Gaza al ruolo internazionale
Nato a Gaza 65 anni fa, al-Hayya è membro di Hamas fin dalla sua fondazione nel 1987, con radici nel movimento dei Fratelli Musulmani risalenti agli anni ’80. La sua storia è segnata da arresti da parte di Israele e da tragici eventi, come il bombardamento della sua casa nel 2007 e la perdita del figlio maggiore e dei suoi nipoti nel 2014. Dopo aver lasciato Gaza, al-Hayya si è trasferito in Qatar, diventando rappresentante di Hamas per i rapporti con il mondo arabo e islamico, mantenendo al contempo stretti legami con Teheran.
Il ruolo nei negoziati e il futuro di Hamas
Al-Hayya ha assunto un ruolo di primo piano all’interno di Hamas, culminato con l’annuncio ufficiale della morte del leader Yahya Sinwar nell’ottobre 2024. In quell’occasione, ha ribadito l’impegno di Hamas e la determinazione a ottenere il ritiro di Israele da Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi. Tuttavia, a un anno di distanza, lo scenario è mutato, con le certezze di Hamas e il suo sostegno nel mondo arabo in declino. La nuova partita per il futuro della regione si gioca ora a Sharm el Sheikh.</p
Un equilibrio precario tra diplomazia e conflitto
La riapparizione di Khalil al-Hayya sottolinea la complessità della situazione in Medio Oriente. La sua figura incarna l’equilibrio precario tra la lotta armata e la ricerca di una soluzione diplomatica. La sua sopravvivenza e il suo ruolo nei negoziati di pace offrono una speranza, seppur fragile, per un futuro meno conflittuale nella regione. Tuttavia, le sfide restano enormi, e il percorso verso una pace duratura è ancora lungo e incerto.
