Accuse dirette contro i mandanti civili
Il presidente boliviano Luis Arce ha accusato in un’intervista al portale russo ‘Rt’ attori civili di essere i veri responsabili del tentativo di colpo di stato in Bolivia, sostenendo che i militari sarebbero stati solo gli esecutori del piano. Arce ha dichiarato che verrà avviata un’indagine approfondita per identificare gli “autori intellettuali” del golpe, affermando che “i militari sono solo il braccio esecutore ma c’è sempre qualcuno dietro che finanzia e promette cose”.
Motivazioni economiche dietro il golpe?
Secondo Arce, le cause del tentativo di golpe avrebbero radici economiche: “le cause di queste azioni hanno sempre un fine economico”, ha spiegato il presidente, aggiungendo che “nella storia del nostro paese si è sempre trattato di qualche risorsa naturale o di qualche interesse economico dell’oligarchia che prima era al governo”.
Il litio e le terre rare nel mirino?
Il presidente boliviano non ha escluso che dietro al fallito golpe ci siano interessi legati al litio e alle terre rare, ricordando che gli Stati Uniti hanno dichiarato di interesse strategico il “triangolo del litio”, composto da Argentina, Cile e Bolivia.
Un’analisi geopolitica complessa
Le dichiarazioni di Arce aprono uno scenario geopolitico complesso, con il sospetto che interessi economici internazionali possano essere coinvolti in un’azione destabilizzante in Bolivia. L’ipotesi di un collegamento con il litio e le terre rare, risorse strategiche per l’industria tecnologica, merita un’attenta analisi. Sarà interessante vedere come si svilupperà l’indagine annunciata da Arce e quali saranno le conseguenze politiche di questa vicenda.