Licenziamenti al Ministero della Cultura di El Salvador
Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato il licenziamento di oltre 300 funzionari del Ministero della Cultura, motivando la decisione con l’affermazione che questi dipendenti avrebbero promosso programmi “non compatibili con il governo salvadoregno”.
L’annuncio è stato dato dallo stesso Bukele tramite un post su X (ex Twitter), in cui ha precisato che il nuovo Ministro della Cultura, Raúl Castillo, procederà con i licenziamenti. Secondo il presidente, questa misura permetterà allo Stato di “risparmiare fondi pubblici”.
La giustificazione di Bukele
Bukele ha giustificato la sua decisione affermando che essa segue la “strada” che “il popolo ha scelto” con il voto, definendola una “medicina amara”.
Non sono stati forniti dettagli specifici sui programmi ritenuti “non compatibili” dal governo, né sono state fornite informazioni su eventuali procedure o indagini che avrebbero portato a questa decisione.
Considerazioni sul licenziamento
La decisione di Bukele di licenziare un numero così elevato di funzionari del Ministero della Cultura solleva diverse preoccupazioni. La mancanza di trasparenza sulle motivazioni e sulle procedure adottate genera dubbi sull’effettiva legittimità di questa misura. È importante sottolineare che la cultura è un bene pubblico fondamentale e che le politiche culturali dovrebbero essere elaborate con un’ampia consultazione e partecipazione, non con decisioni unilaterali che rischiano di limitare la libertà di espressione e il pluralismo culturale.