“Anastasia” il Musical sbarca in Italia
Dopo il successo del film d’animazione del 1997 e del musical di Broadway del 2017, “Anastasia” arriva finalmente in Italia. Lo spettacolo, prodotto da Broadway Italia, debutterà in prima nazionale esclusiva al Teatro Arcimboldi di Milano a Natale, dopo due anteprime: la prima al Teatro Verdi di Montecatini Terme il 28 e 29 settembre 2024, e la seconda al Teatro Politeama Rossetti di Trieste dall’11 al 15 dicembre.
Un viaggio alla scoperta dell’identità e dell’amore
Il musical, diretto da Federico Bellone con coreografie di Chiara Vecchi, ripercorre la leggenda di Anastasia Nikolaevna, figlia dello zar Nicola II, ambientata negli anni della Rivoluzione Russa. La storia segue Anya, una giovane donna senza famiglia né ricordi che vive in un orfanotrofio, pronta ad intraprendere un viaggio alla scoperta della propria identità e dell’amore, che la porterà fino a Parigi.
Un cast di talento e musica dal vivo
Lo spettacolo vanta la musica dal vivo diretta dal Maestro Giovanni Maria Lori, che dirigerà brani iconici come “Quando viene dicembre” e “Viaggio nel passato”. La versione italiana del musical ha visto la partecipazione di Tosca, che ha prestato la voce alla protagonista Anya, e Fiorello, che ha doppiato il personaggio di Dimitri.
Un’opera teatrale con un forte impatto emotivo
“Anastasia” è un musical che promette di coinvolgere il pubblico con la sua storia affascinante, le sue canzoni coinvolgenti e le sue coreografie suggestive. Come ha dichiarato il regista Federico Bellone, lo spettacolo è “una specie di favola, ha una principessa e delle grandi canzoni, ma ha anche una base storica che può contribuire a coinvolgere più generazioni così come è accaduto per il cartone animato.”
Un connubio di storia e fantasia
“Anastasia” si presenta come un’opera teatrale che riesce a unire la storia con la fantasia, offrendo al pubblico un viaggio emozionante attraverso la leggenda della principessa russa. La scelta di portare in scena un musical tratto da un film d’animazione così popolare dimostra la capacità del teatro di adattarsi a diverse forme di intrattenimento, mantenendo comunque un’identità propria.