Inflazione percepita in calo
L’indice di inflazione percepita dalle famiglie italiane nei 12 mesi precedenti si è attestato al 4,9% a maggio, registrando un leggero calo rispetto al 5,0% di aprile. Questo dato, secondo l’Indagine della Bce sulle aspettative dei consumatori, suggerisce una possibile diminuzione della pressione inflazionistica percepita dai nuclei familiari.
Aspettative sull’inflazione in discesa
Le aspettative sull’inflazione per i prossimi 12 mesi sono scese ulteriormente, attestandosi al 2,8% a maggio, in calo rispetto al 2,9% di aprile. Questo dato rappresenta il livello più basso registrato da settembre 2021, segnalando un crescente ottimismo delle famiglie italiane riguardo al futuro andamento dei prezzi.
Anche le aspettative sui prezzi a tre anni hanno subito un calo, scendendo al 2,3% da 2,4% di aprile. L’incertezza sulle aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi è scesa ai livelli più bassi dal febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
Aspettative di reddito e spesa in calo
L’indagine ha rilevato anche una leggera diminuzione delle aspettative dei consumatori per la crescita del reddito, che a maggio si è attestata all’1,2%, in calo rispetto all’1,3% di aprile. La percezione della crescita della spesa nei 12 mesi precedenti è scesa al 5,9%, dal 6,3% di aprile.
Le aspettative di crescita della spesa nei prossimi 12 mesi sono scese al 3,3%, dal 3,6% di aprile.
Un segnale di speranza?
Il calo delle aspettative di inflazione potrebbe essere un segnale positivo, suggerendo che le famiglie italiane potrebbero iniziare a percepire una diminuzione della pressione sui prezzi. Tuttavia, è importante tenere presente che l’inflazione rimane comunque un fattore di preoccupazione, soprattutto per le famiglie a basso reddito. Sarà interessante monitorare l’andamento delle aspettative nei prossimi mesi per capire se questa tendenza al ribasso si consoliderà.