L’incostituzionalità dell’inclusione delle accise
La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza, la n. 111, con la quale ha dichiarato incostituzionale l’inclusione delle accise nel contributo straordinario di solidarietà del 2022 a carico delle imprese energetiche.
Secondo la Corte, pur riconoscendo l’esistenza di esigenze straordinarie della collettività in momenti particolari, la misura in questione non rispettava un “livello essenziale di non manifesta irragionevolezza”. La sentenza sottolinea che anche in ambito tributario, è necessario garantire il rispetto di principi di solidarietà e non ridurre il dovere tributario a mera sottomissione al potere statale.
La motivazione della Corte
Nella sentenza si legge che “anche nella materia tributaria e persino quando, in momenti particolari, siano implicate straordinarie e preminenti esigenze della collettività”, la Corte costituzionale è tenuta a “assicurare, nella valutazione del bilanciamento operato dal legislatore, quanto meno il rispetto di una soglia essenziale di non manifesta irragionevolezza”.
In sostanza, la Corte ha ritenuto che l’inclusione delle accise nel contributo di solidarietà, pur potendo essere giustificata in un contesto di emergenza, non rispettasse un principio di ragionevolezza, andando a ledere il principio di solidarietà alla base del prelievo tributario.
Un’importante sentenza in materia di diritto tributario
La sentenza della Corte Costituzionale rappresenta un importante precedente in materia di diritto tributario, in particolare in situazioni di emergenza. La Corte ha ribadito l’importanza di un bilanciamento ragionevole tra le esigenze dello Stato e i diritti dei contribuenti, anche in situazioni di crisi. Questo principio dovrebbe essere applicato con attenzione in futuro, soprattutto in contesti caratterizzati da misure straordinarie come quella in questione.