Dibattito acceso in Consiglio regionale
Il Consiglio regionale della Liguria è stato scenario di un acceso dibattito tra la giunta e l’opposizione, con al centro l’incontro avvenuto ieri tra il presidente ad interim Alessandro Piana e due assessori nella residenza di Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari per corruzione.
L’opposizione ha richiesto un’informativa in aula sui contenuti dell’incontro, sollevando dubbi e interrogativi sulla natura e sui temi affrontati. Le discussioni sono state alimentate anche dal ritardo del presidente Piana nell’arrivo in aula, con l’opposizione che ha accusato il presidente di essersi attardato per rilasciare interviste, mentre la maggioranza ha attribuito il ritardo al traffico intenso a Genova, causato da una manifestazione in porto contro il transito di armi “destinate al massacro dei palestinesi”
La posizione di Piana: “Un incontro politico”
Il presidente ad interim Alessandro Piana ha risposto alle richieste dell’opposizione dichiarando che le informazioni fornite in aula sono le stesse già comunicate in conferenza stampa, senza ulteriori dettagli. Ha specificato che l’incontro non ha riguardato questioni amministrative o l’inchiesta in corso, ma si è concentrato sulla “nostra azione politica” e sul “cronoprogramma che ci ha portato a governare”.
Riguardo alle richieste di informazioni, Piana ha affermato che sarebbe come chiedere al capogruppo del Pd Garibaldi la sua strategia politica in vista delle prossime elezioni regionali, definendo la richiesta “inopportuna” e sottolineando la necessità di “credere” tra di loro. Ha definito l’incontro come “squisitamente politico”
Le repliche dell’opposizione
Il consigliere di Linea Condivisa, Giovanni Pastorino, ha espresso dubbi sulla versione fornita da Piana, sottolineando che secondo la stampa e le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa, durante l’incontro si sarebbero discussi temi importanti per la regione come il disavanzo, il rigassificatore e le nomine. Pastorino ha affermato che “qualcuno dice il falso” e che “o ci sono dei bugiardi o qualcosa non funziona”
Un’opacità che alimenta i sospetti
L’incontro tra il presidente ad interim e due assessori nella residenza di un governatore sotto inchiesta solleva inevitabilmente dubbi e interrogativi. La reticenza di Piana a fornire dettagli sull’incontro, limitandosi a definirlo “squisitamente politico”, alimenta i sospetti e non contribuisce a dissipare le preoccupazioni dell’opposizione. La mancanza di trasparenza in situazioni delicate come questa rischia di erodere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e di alimentare un clima di sospetto e diffidenza.