Accettato il Patteggiamento per Renato Boraso
La giudice per le udienze preliminari (Gup) di Venezia, Carlotta Franceschetti, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata da Renato Boraso, ex assessore alla Mobilità del Comune. L’accordo con la Procura prevede una pena detentiva di tre anni e dieci mesi, accompagnata dal versamento di 308mila euro. Tale somma corrisponde al presunto profitto illecito derivante da dodici episodi di corruzione contestati a Boraso.
Dettagli dell’Accordo e Situazione Legale
Renato Boraso, attualmente agli arresti domiciliari dopo aver trascorso tre mesi e mezzo in carcere tra luglio e novembre 2024, ha scelto di patteggiare per i dodici capi d’imputazione relativi alla corruzione. Tuttavia, rimane indagato nel filone principale dell’inchiesta. Questo filone riguarda una presunta corruzione legata a palazzo Papadopoli e ad alcuni episodi di turbativa d’asta. In questo contesto, la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio anche per il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per il direttore generale del Comune, Morris Ceron, e per altri 34 individui tra imprenditori e manager.
Altri Patteggiamenti Accettati
Oltre al patteggiamento di Boraso, la Gup ha accettato anche gli accordi di patteggiamento proposti dagli imprenditori Fabrizio Ormenese e Daniele Brichese. Per Ormenese è stata concordata una pena di due anni e nove mesi, con il pagamento di 27mila euro, mentre per Brichese la pena è di tre anni e dieci mesi, con una confisca di 7mila euro.
Prossimi Passi e Dichiarazioni del Legale
L’avvocato di Renato Boraso, Umberto Pauro, ha dichiarato che al momento non è stata presentata alcuna richiesta per la messa in prova ai servizi sociali né per l’attenuazione delle misure cautelari. La situazione legale di Boraso rimane quindi complessa, con ulteriori sviluppi attesi nel filone principale dell’inchiesta.
Riflessioni sulla Corruzione nella Pubblica Amministrazione
Il caso di corruzione che ha coinvolto l’ex assessore Boraso e altri soggetti a Venezia solleva interrogativi sulla trasparenza e l’integrità nella pubblica amministrazione. La decisione di patteggiare, pur ammettendo una responsabilità, non esaurisce la necessità di fare piena luce su tutti gli aspetti dell’inchiesta, soprattutto in relazione al coinvolgimento di figure di spicco come il sindaco Brugnaro. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso per garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
