Un accordo per la reindustrializzazione
Dopo un tavolo di trattative durato tre ore, la Regione Emilia-Romagna e i vertici di Mozarc-Bellco hanno raggiunto un accordo istituzionale che punta alla salvaguardia del sito produttivo di Mirandola e dei livelli occupazionali. L’intesa prevede che l’azienda si impegni in un processo di reindustrializzazione del sito, garantendo la continuità della produzione e dell’occupazione.
Secondo l’accordo, Mozarc-Bellco si è impegnata a non intraprendere azioni unilaterali fino a quando non verrà trovata una soluzione industriale, produttiva e occupazionale che garantisca il futuro del sito.
Reazioni positive dal sindacato
Le reazioni al tavolo di trattative sono state positive da parte dei sindacati. Lisa Vincenzi della Filctem Cgil e Alberto Soffritti della Femca Cisl hanno definito l’accordo come “una prospettiva per il salvataggio del sito di Mirandola e dei livelli occupazionali” e hanno sottolineato la necessità di declinare i contenuti del progetto di reindustrializzazione.
I sindacalisti hanno riconosciuto il ruolo della “lotta sindacale” e della “straordinaria mobilitazione dei lavoratori” nell’ottenere questo primo importante risultato, evidenziando l’unità del fronte sindacale e istituzionale.
Un primo passo verso la salvaguardia
L’accordo raggiunto rappresenta un primo passo importante per la salvaguardia del sito produttivo di Mirandola e dei posti di lavoro. La reindustrializzazione, se portata avanti con successo, potrebbe garantire un futuro sostenibile all’azienda e ai suoi dipendenti. Tuttavia, è fondamentale che il processo di reindustrializzazione sia trasparente e coinvolga tutti gli attori interessati, dai lavoratori ai sindacati, per garantire che l’accordo non si traduca in un semplice rinvio del problema.