‘Riverberi’ al Mattatoio: un festival di arte e riflessioni
Per il terzo anno consecutivo, la Pelanda del Mattatoio di Roma accoglie ‘Riverberi’, un festival che fino al 28 luglio propone un ricco calendario di eventi dedicati all’arte, ai talk, ai dj set e alle performance. Tra le proposte più importanti della rassegna, spicca la mostra di tre videoinstallazioni realizzate da artiste internazionali, che si confrontano con temi cruciali come la razza, la supremazia bianca e la colonizzazione.
Videoinstallazioni che interrogano il passato e il presente
La mostra presenta le opere di tre artiste: Candice Breitz con ‘Whiteface’ (anteprima italiana fino al 2 luglio), Ligia Lewis con ‘A Plot A Scandal’ (anteprima europea dal 3 al 16 luglio) e Mónica de Miranda con ‘Path to the Stars’ (dal 17 al 28 luglio). Le videoinstallazioni, attraverso un linguaggio potente e suggestivo, sollecitano discorsi critici sul lato oscuro del pensiero illuminista, indagando il ruolo della supremazia bianca e della colonizzazione, e prospettando una resistenza nera guidata dalle donne come modalità duratura nel futuro.‘Whiteface’ di Candice Breitz, artista sudafricana, si concentra sul funzionamento della supremazia bianca, analizzando un ricco archivio video che raccoglie le voci di bianchi che parlano di razza, da figure politiche di spicco a giornalisti televisivi e YouTuber. L’opera si configura come un’indagine critica del linguaggio utilizzato dalla ‘bianchezza’ per inquadrare, normalizzare e sfruttare il suo potere.‘A Plot A Scandal’ di Ligia Lewis, invece, è un’opera girata nei quartieri di Santarcangelo di Romagna, che rappresenta l’adattamento visivo dell’omonima performance. L’opera intreccia narrazioni storiche, aneddotiche e politiche, che spaziano dal trattato di John Locke sui diritti naturali dell’uomo bianco al complotto del rivoluzionario cubano Josè Aponte, che portò alla ribellione degli schiavi nel 1812, fino alla bisnonna di Lewis, figura guida per la comunità e le forme di resistenza locale legate alla pratica della danza Palo.Infine, l’opera di Mónica de Miranda, artista portoghese-angolana, ‘Path to the Stars’, è un viaggio di un’eroina sul Kwanza, il fiume più lungo dell’Angola, dall’alba al tramonto, in cui si confronta con la propria ombra e con una moltitudine di temporalità e narrazioni.
Incontri con gli artisti
Oltre alle videoinstallazioni, il festival prevede anche incontri con gli artisti fino al 17 luglio, offrendo un’occasione unica per approfondire le opere e le riflessioni che le hanno generate.
Un’arte che stimola il dibattito
‘Riverberi’ si presenta come un festival che non si limita a proporre opere d’arte, ma si propone di stimolare un dibattito pubblico su temi cruciali come il razzismo e la resistenza nera. La scelta di videoinstallazioni come medium espressivo permette di raggiungere un pubblico ampio e di favorire un’esperienza immersiva e coinvolgente, invitando alla riflessione critica e all’approfondimento.