L’intervento al Lido di Venezia
Un evento pacifico e artistico si è trasformato in un caso politico al Lido di Venezia, quando i carabinieri hanno fermato una lancia con a bordo la street artist Laika e l’attrice Anna Foglietta. Le due artiste stavano presentando la nuova opera di Laika, intitolata ‘We Are Coming’, realizzata a sostegno della Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria diretta a Gaza. Durante la presentazione, uno dei presenti ha esposto una bandiera palestinese, gesto che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine.
Sequestro dell’opera e della bandiera
I carabinieri hanno fatto scendere tutti i passeggeri dalla barca e hanno proceduto al sequestro sia dell’opera d’arte che della bandiera palestinese. Questo atto ha suscitato immediate reazioni da parte degli artisti e dei sostenitori della Flotilla, che hanno denunciato l’accaduto come una limitazione alla libertà di espressione e un atto di censura.
Le dichiarazioni di Laika e Anna Foglietta
Laika ha espresso con forza la sua posizione, affermando: “O si sta dalla parte degli oppressi, o si è complici. Anche il silenzio è complicità”. L’artista aveva precedentemente dipinto un’altra opera, ‘Sumud’, sulle navi della Flotilla a Barcellona, raffigurante una donna palestinese che indica la rotta, con una scia dei colori della bandiera palestinese alle sue spalle. Anna Foglietta ha sottolineato come l’arte rappresenti “un’azione pacifica e non violenta di sostegno alla Flotilla”.
Reazioni politiche e minacce di blocco del porto
Il fermo e il sequestro hanno scatenato un’ondata di critiche da parte delle opposizioni politiche. Nicola Fratoianni di Avs ha definito l’intervento “inconcepibile” e ha chiesto chiarimenti al Viminale. Anche Matteo Orfini e Michela Di Biase del Pd hanno espresso preoccupazione, parlando di un “fatto grave e inaccettabile” dal “sapore intimidatorio”. Angelo Bonelli ha definito l’accaduto “assurdo”, ribadendo il suo sostegno a Laika, Anna Foglietta e a chiunque si schieri contro l’ingiustizia. Nel frattempo, i Centri Sociali del Nord Est hanno annunciato che, in caso di blocco della Flotilla verso Gaza, bloccheranno il porto di Venezia.
La Global Sumud Flotilla: una missione umanitaria
La Global Sumud Flotilla è una coalizione di attivisti e organizzazioni che mira a rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza. La Flotilla trasporta aiuti umanitari e cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla situazione nella regione. Il nome ‘Sumud’ in arabo significa ‘resistenza’ o ‘perseveranza’, riflettendo la determinazione dei palestinesi a rimanere saldi nella loro terra nonostante le difficoltà.
Riflessioni sull’Arte, la Politica e la Libertà di Espressione
L’incidente al Lido di Venezia solleva importanti questioni riguardo al ruolo dell’arte come forma di attivismo politico e ai limiti della libertà di espressione in contesti sensibili. Mentre alcuni possono vedere l’intervento delle forze dell’ordine come una misura necessaria per mantenere l’ordine pubblico, altri lo interpretano come un atto di censura che mina i principi democratici. È fondamentale promuovere un dialogo aperto e rispettoso su questi temi, garantendo al contempo il diritto di esprimere opinioni e sostenere cause, purché ciò avvenga nel rispetto della legge e dei diritti altrui.
