La Proposta di Revisione della Direttiva Late Payment
Secondo Angelo Camilli, vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali rappresentano un ostacolo alla crescita economica. Durante l’assemblea annuale dell’associazione italiana per il factoring Assifact, Camilli ha sottolineato la necessità di promuovere una “cultura dei pagamenti rapidi”, sia nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e le imprese, sia tra le imprese stesse.
Camilli ha evidenziato come la proposta di revisione della direttiva Late Payment possa rappresentare un’opportunità per muoversi in questa direzione. La direttiva, secondo il vicepresidente di Confindustria, contiene “alcune revisioni importanti da confermare” e potrebbe essere ulteriormente rafforzata per scoraggiare comportamenti tesi ad allungare i termini di pagamento, ad esempio attraverso l’estensione delle procedure di verifica o il ritardo nell’invio delle fatture.
Il Ruolo della Pubblica Amministrazione
Camilli ha riconosciuto i progressi compiuti dalla Pubblica Amministrazione negli ultimi anni nel ridurre i ritardi di pagamento, ma ha sottolineato la necessità di lavorare per evitare che le difficoltà organizzative si ripercuotano sulle imprese con ritardi nei pagamenti. “Dobbiamo lavorare per evitare che le difficoltà organizzative si possano scaricare sulle imprese attraverso ritardi di pagamento”, ha affermato.
L’Impatto dei Ritardi di Pagamento
I ritardi di pagamento possono avere un impatto significativo sulle imprese, soprattutto sulle piccole e medie imprese (PMI), che spesso hanno risorse finanziarie limitate. Ritardi nei pagamenti possono generare stress finanziario, limitare la capacità di investimento e, in alcuni casi, portare al fallimento. La promozione di una cultura di pagamenti rapidi è quindi fondamentale per sostenere la crescita economica e la competitività delle imprese.