Un concorso letterario dedicato al femminicidio
“Bella da morire” è il titolo del concorso letterario lanciato da Kepown, una piattaforma editoriale social made in Italy definita “il pianeta degli scrittori”, dove “tutti possono atterrare per conservare la propria storia – keep own -, inviarla nel mondo e tramandarla alle generazioni future”.
Il concorso, incentrato sul tema del femminicidio, trova ispirazione nella leggenda della Dama Bianca, una storia del XIII secolo che narra di Esterina da Portole, lanciata dal marito Federico da Ritisperga dal castello di Duino (Trieste) per gelosia. Secondo la leggenda, Esterina si sarebbe trasformata in una roccia, divenendo oggi un simbolo del femminicidio.
Kepown: un nuovo paradigma editoriale
Il concorso prevede un anno di tempo per scrivere il proprio kebook sulla piattaforma Kepown, una casa editrice digitale che permette di scrivere e pubblicare in progress, modificando il testo ogniqualvolta lo si desideri. La storia premiata avrà l’onore di essere pubblicata in un libro e di essere proposta a una casa di produzione per la realizzazione di un film o una serie tv.
Kepown, fondata nel 2021 e dotata di una funzione di traduzione in inglese, si definisce “nuovo paradigma editoriale dove è la community dei kepowner, non una casa editrice, a decretare il successo di un kebook”. La piattaforma si configura come un social network in cui i lettori possono commentare, mettere like e suggerire modifiche, interagendo direttamente con l’autore.
Un progetto per la memoria della “Civiltà Occidentale”
Il progetto di Kepown si pone l’obiettivo di salvare e fare conoscere la memoria della “Civiltà Occidentale”, un’ambizione che ha attirato l’attenzione dell’Unione Europea, la quale ha finanziato parzialmente la società Ad Futuram Memoriam, che ha dato vita alla start up Kepown.
Un’iniziativa lodevole
“Bella da morire” rappresenta un’iniziativa lodevole che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema delicato come il femminicidio, utilizzando il linguaggio universale della letteratura. La scelta di ispirarsi alla Dama Bianca, una figura leggendaria che incarna la tragedia di una donna vittima di violenza, conferisce al concorso un forte valore simbolico e contribuisce a mantenere viva la memoria di questa tragica realtà.