Sparatoria e sequestro per un debito di droga
La sera del 20 giugno, in contrada Jungi di Scicli (Ragusa), si è verificata una sparatoria tra due bande rivali. Secondo le indagini dei Carabinieri del nucleo Investigativo di Ragusa e della compagnia di Modica, il movente sarebbe un debito non saldato per 4 chilogrammi di marijuana, del valore di circa 15mila euro.
Un gruppo proveniente da Siracusa, che vantava il credito, avrebbe esploso due colpi di arma da fuoco contro i rivali insolventi, sequestrando uno di loro a garanzia del pagamento del debito. La vittima del sequestro è un 19enne nordafricano residente a Modica, che, secondo le indagini, era uno dei giovani spacciatori che operavano tra Modica e Scicli.
Il blitz dei Carabinieri e la liberazione dell’ostaggio
I Carabinieri, dopo aver ricostruito la dinamica dell’accaduto, hanno scoperto il covo dove era tenuto l’ostaggio nel centro di Siracusa. Un blitz condotto da reparti speciali dell’Arma, tra cui il Gis di Livorno, l’Api di Catania e lo squadrone Eliportato Cacciatori di Sigonella, ha portato alla liberazione del 19enne e all’arresto del suo carceriere, un diciassettenne siracusano.
Il giovane sequestrato, che al momento della liberazione si presentava in buone condizioni generali di salute, è stato ricoverato nell’ospedale Umberto I di Siracusa per una ferita alla spalla destra, provocatagli dai suoi sequestratori durante lo scontro a Scicli.
Arresto del complice e sequestro della droga
Già il giorno dopo la sparatoria, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare il complice del 19enne, un ventenne nordafricano residente a Modica, e hanno sequestrato i 4 chili di marijuana.
Le indagini hanno portato all’individuazione del covo dove era tenuto l’ostaggio, un’abitazione nel centro di Siracusa. Il blitz dei Carabinieri è stato organizzato con cura, con la partecipazione delle componenti territoriali di Ragusa e Siracusa, oltre ai reparti speciali.
Un’escalation di violenza legata al traffico di droga
L’episodio di Scicli evidenzia un’escalation di violenza nel contesto del traffico di droga, con un sequestro a scopo di estorsione che ha visto il coinvolgimento di bande rivali e l’utilizzo di armi da fuoco. È un segnale preoccupante che richiede un’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno e garantire la sicurezza dei cittadini.