L’Iran e il Pakistan cambiano piani per l’Expo di Osaka
Secondo l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, l’Iran e il Pakistan hanno deciso di abbandonare i progetti iniziali per la costruzione dei propri padiglioni all’Expo di Osaka 2025, optando per strutture pre-costruite dall’organizzazione dell’evento.
L’Iran, inizialmente intenzionato a costruire un padiglione di tipo A, passerà al tipo X, un’opzione più semplice e meno costosa che prevede la costruzione da parte degli organizzatori e l’affitto ai partecipanti, i quali si occuperanno poi della sistemazione degli interni ed esterni. Il Pakistan, invece, si concentrerà sul tipo C, un’altra opzione meno costosa che prevede la condivisione di strutture con altri partecipanti.
La decisione dei due paesi sembra essere legata alle difficoltà nel trovare appaltatori per la costruzione dei padiglioni autonomi. Secondo l’Associazione giapponese per l’Expo Osaka 2025, su 51 paesi che avevano previsto la costruzione di padiglioni autonomi, 11 non erano ancora riusciti a trovare un’azienda appaltatrice fino alla scorsa settimana.
Gli organizzatori potrebbero richiedere la restituzione dei lotti
Le fonti citate da Kyodo rivelano che gli organizzatori dell’Expo stanno valutando la possibilità di chiedere ai partecipanti, il cui progetto di costruzione dei padiglioni di tipo A è in ritardo rispetto alla tabella di marcia, di restituire i lotti affittati. L’obiettivo sarebbe quello di evitare che all’apertura dell’esposizione rimangano aree vuote o lavori incompiuti, garantendo un tempo sufficiente per riconvertire tali aree ad altri usi.
Il costo totale dell’Expo
Secondo le rilevazioni più recenti, il costo totale per la realizzazione del sito dell’Expo dovrebbe raggiungere i 235 miliardi di yen (equivalenti a 1,38 miliardi di euro). Le spese saranno suddivise tra il governo centrale, la prefettura di Osaka e la città ospitante, oltre al contributo della comunità imprenditoriale. L’Expo 2025 si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre a Yumeshima, un’isola artificiale nella baia di Osaka.
Le sfide organizzative dell’Expo
La notizia dell’Iran e del Pakistan che rinunciano ai padiglioni autonomi evidenzia le sfide organizzative che spesso accompagnano eventi di grande portata come l’Expo. La pressione sui tempi, la ricerca di appaltatori e la gestione dei costi sono fattori che possono influenzare le decisioni dei partecipanti. È interessante notare come gli organizzatori stiano cercando di gestire la situazione in modo proattivo, cercando di evitare situazioni di stallo e garantire la riuscita dell’evento.