L’opposizione venezuelana critica il cambio di regole elettorali
La leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, ha espresso forti critiche nei confronti del Consiglio nazionale elettorale (CNE) per la modifica delle regole riguardanti i rappresentanti di lista, a poco più di un mese dalle elezioni presidenziali previste per il 28 luglio.
Secondo la nuova norma, i rappresentanti di lista potranno operare esclusivamente negli stessi seggi in cui votano. Machado, che sostiene il candidato della Piattaforma unitaria democratica (Pud), Edmundo González Urrutia, ha definito la misura un “serio ostacolo” all’organizzazione della supervisione del processo elettorale, come dichiarato in una trasmissione sui social.
L’opposizione assicura la presenza di rappresentanti in tutti i seggi
Nonostante la modifica delle regole, l’opposizione ha affermato che avrà comunque i propri rappresentanti in tutti i seggi elettorali al fine di identificare eventuali irregolarità. Questa dichiarazione suggerisce la determinazione dell’opposizione a monitorare il processo elettorale nonostante le nuove restrizioni imposte dal CNE.
Un segnale preoccupante per la trasparenza elettorale?
La modifica delle regole elettorali a così breve distanza dalle elezioni presidenziali solleva preoccupazioni riguardo alla trasparenza del processo elettorale in Venezuela. La decisione del CNE potrebbe essere interpretata come un tentativo di limitare il ruolo di controllo dell’opposizione, in un contesto già segnato da tensioni politiche e da un passato di irregolarità elettorali. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’andamento delle elezioni e valutare l’impatto di questa modifica sulle garanzie di un processo elettorale libero e democratico.