Il ritrovamento dopo settimane di ricerche
Il corpo di Cristian Molnar, 25enne disperso nelle acque del Natisone dal 31 maggio scorso, è stato ritrovato oggi dal gruppo fluviale dei vigili del fuoco. Il ritrovamento è avvenuto in una zona particolarmente pericolosa, caratterizzata da forre e forti correnti d’acqua, rendendo le operazioni di ricerca estremamente difficoltose.
Secondo le dichiarazioni del sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, il corpo si trovava sott’acqua, sotto un enorme masso all’interno di una galleria, coperto da legname. Il sindaco ha elogiato l’abilità dei vigili del fuoco, definendoli “straordinari” per essere riusciti a individuare il corpo in un punto così difficile da raggiungere.
Le difficoltà delle ricerche
Il sindaco De Sabata ha sottolineato la difficoltà di accesso alla zona in cui è stato ritrovato il corpo, a causa delle forti portate d’acqua che rendevano pericolose le operazioni di ricerca. Le forre del Natisone, in queste condizioni, sono particolarmente insidiose e rappresentano un ostacolo significativo per i soccorritori.
Un tragico epilogo
La notizia del ritrovamento del corpo di Cristian Molnar mette fine a settimane di ricerche e di speranza per il giovane disperso. La tragedia ricorda i pericoli che possono celarsi anche in luoghi apparentemente familiari, come le acque di un fiume, soprattutto in condizioni di piena o con forti correnti. Questo evento dovrebbe servire come monito per prestare sempre la massima attenzione alla sicurezza in ambienti acquatici, soprattutto in presenza di condizioni meteorologiche avverse o di forti correnti.