La confessione di Turetta
Filippo Turetta, indagato per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia, ha rilasciato una confessione al pubblico ministero il 1° dicembre 2023. Secondo la documentazione stenografica dell’interrogatorio in carcere, Turetta ha ammesso di essersi sbarazzato del coltello utilizzato nell’aggressione subito dopo aver lasciato la zona industriale di Fossò, dove si è consumata la parte finale dell’aggressione. Ha dichiarato di aver gettato il coltello, il telefono di Giulia e il suo tablet in un piccolo fossato lungo una strada laterale.
La Fiat Punto ferma per alcuni minuti
Dopo aver caricato il corpo di Giulia, ormai morente, nella sua Fiat Punto, l’auto è rimasta ferma sulla strada per 2-3 minuti. Turetta ha spiegato al pm che la causa della sosta era la difficoltà nel trovare il cellulare di Giulia, rimasto nella sua borsetta.
Il computer di Giulia
Turetta ha anche rivelato di aver gettato il computer di Giulia fuori dalla macchina, in una strada di Aviano.
Le implicazioni della confessione
La confessione di Turetta fornisce dettagli importanti sull’evolversi degli eventi successivi all’aggressione, fornendo indizi sulle azioni del presunto assassino dopo il delitto. La decisione di disfarsi del coltello e del cellulare della vittima potrebbe essere interpretata come un tentativo di occultare le prove e depistare le indagini. Tuttavia, è importante attendere ulteriori accertamenti e l’esito delle indagini per avere un quadro completo della vicenda.