Blocco di media UE da parte della Russia
La Russia ha annunciato il blocco dell’accesso ai siti web di 81 media di Paesi dell’Unione Europea. Questa misura è stata presa in risposta alle analoghe misure adottate dall’UE nei confronti di alcuni media russi, tra cui Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
Secondo una nota del ministero degli Esteri russo, il Paese più colpito da questa decisione è la Francia, con ben nove media che hanno subito il blocco.
Contesto della vicenda
Il blocco dei media rappresenta un’escalation delle tensioni tra Russia e Unione Europea, che si sono intensificate a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Le misure adottate da entrambi i blocchi si inseriscono in un contesto di crescente censura e di limitazione della libertà di stampa.
L’Unione Europea ha accusato la Russia di diffondere disinformazione e propaganda attraverso i suoi media, mentre Mosca ha denunciato una campagna di demonizzazione del Paese da parte dei media occidentali.
Un’escalation pericolosa
Il blocco reciproco di media rappresenta un’escalation pericolosa, che rischia di alimentare ulteriormente le tensioni tra Russia e Unione Europea. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale di ogni democrazia e la sua limitazione, da entrambe le parti, è un segnale allarmante. È necessario un dialogo costruttivo per trovare una soluzione che permetta di garantire la libertà di informazione e di espressione.