Strisce di rifiuti galleggianti nel Mediterraneo
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha svelato un quadro allarmante dell’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo. Grazie ai satelliti Sentinel-2 del programma Copernicus, sono state individuate migliaia di strisce di rifiuti galleggianti, alcune con una lunghezza superiore al chilometro e altre che raggiungono addirittura i 20 chilometri.
La mappa, la più completa mai realizzata, è stata ottenuta grazie all’analisi di 300mila immagini satellitari scattate ogni 3 giorni per 6 anni, con una risoluzione spaziale di 10 metri. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Cadice, dell’Istituto di Scienze Marine di Barcellona, dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Lerici (La Spezia) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Una sfida di rilevamento
Secondo Stefano Aliani dell’Ismar-Cnr, uno degli autori dello studio, cercare aggregati di rifiuti di diversi metri sulla superficie del mare è come “cercare aghi in un pagliaio”, poiché i satelliti non sono progettati per il rilevamento dei rifiuti.
“Nonostante ciò, siamo riusciti a identificare le aree più inquinate”, ha affermato Aliani, aggiungendo che “abbiamo osservato che molti rifiuti entrano in mare quando ci sono i temporali”.
Tecnologie avanzate per l’analisi
L’analisi delle immagini satellitari è stata effettuata con supercomputer e algoritmi avanzati. Giuseppe Suaria dell’Ismar-Cnr, co-autore della ricerca, ha sottolineato che “questo strumento è pronto per essere utilizzato in diversi contesti, ma la nostra capacità di rilevamento migliorerebbe enormemente se mettessimo in orbita una tecnologia di osservazione dedicata alla plastica”.
Secondo Suaria, un simile strumento potrebbe essere utile anche per il monitoraggio degli sversamenti di petrolio, perdite di carico dalle navi o attività di ricerca e salvataggio in mare.
La necessità di tecnologie dedicate
Lo studio evidenzia la necessità di tecnologie dedicate al monitoraggio della plastica in mare. Sebbene i satelliti Sentinel-2 abbiano fornito informazioni preziose, un sistema di osservazione specificamente progettato per il rilevamento della plastica potrebbe fornire dati molto più precisi e dettagliati, contribuendo a una migliore comprensione del problema e alla definizione di strategie di intervento più efficaci.