Il Comitato Ccs: un nuovo organo per la cattura e lo stoccaggio del carbonio
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge sulle infrastrutture, che include l’istituzione ufficiale del Comitato Ccs (Carbon capture and storage, ovvero stoccaggio e cattura del carbonio). Il Comitato avrà il compito di identificare le aree idonee per lo stoccaggio dell’anidride carbonica, esaminare le richieste di esplorazione e, cosa importante, prescrivere misure per la tutela della salute.La notizia è stata diffusa dal viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica, Vannia Gava, che ha sottolineato il ruolo cruciale della Ccs nella riduzione delle emissioni.
L’importanza della Ccs per la riduzione delle emissioni
Secondo il viceministro Gava, la Ccs rappresenta attualmente l’unica soluzione immediatamente disponibile per ridurre le emissioni nei settori cosiddetti “hard to abate“, ovvero quei settori difficili da elettrificare, come ad esempio i cementifici e gli stabilimenti chimici. La Ccs si rivela utile anche in settori come quello della carta, dove una parte significativa delle emissioni è legata ai processi industriali.
Un passo avanti verso la decarbonizzazione?
L’istituzione del Comitato Ccs è sicuramente un passo positivo verso la decarbonizzazione dell’economia italiana. La tecnologia Ccs, sebbene non priva di criticità, offre un’opportunità concreta per ridurre le emissioni in settori che altrimenti sarebbero difficili da decarbonizzare. Sarà interessante seguire l’operato del Comitato e valutare l’efficacia delle politiche che verranno implementate.