Dubbi sulla rappresentatività politica della delegazione italiana
Susanne Schüssler, editrice della casa editrice Wagenbach, nota per pubblicare molti autori letti in Germania, ha espresso dubbi sulla rappresentatività politica della delegazione di autori italiani che parteciperanno alla Fiera del Libro di Francoforte, dove l’Italia sarà Ospite d’Onore nel 2024.
Secondo Schüssler, la lista dei cento autori selezionati non rispecchia affatto l’orientamento politico del Paese, che ha votato per la destra alle ultime elezioni. L’editrice ha affermato che “non è in alcun modo rappresentativa di un’Italia in cui la maggioranza ha votato a destra” e che “non ho nemmeno potuto constatare che questi autori celebrino ciò che il ministro della Cultura (Gennaro Sangiuliano) propaga, cioè una certa forma di famiglia, Dio e Patria”.
Autori di sinistra e critiche al governo
Schüssler ha evidenziato la presenza di autori e autrici “risolutamente di sinistra, invero decisamente per più del cinquanta percento”, oltre a “un’autrice nera, ci sono dei queer; e autori e autrici che pure sono pubblicamente molto critici nei confronti del governo”.
Le sue dichiarazioni sono state rilasciate in risposta a una sollecitazione che ricordava lo “scandalo” riguardante l’esclusione iniziale di Roberto Saviano, noto critico del governo Meloni, dalla delegazione ufficiale. Successivamente, Mauro Mazza, commissario straordinario, ha invitato Saviano, ma troppo tardi, secondo alcuni autori che ora vorrebbero partecipare solo su invito del loro editore tedesco.
Rappresentatività e pluralismo
La questione sollevata da Schüssler pone l’attenzione sul delicato tema della rappresentatività e del pluralismo all’interno di una delegazione di autori che dovrebbe rappresentare un Paese complesso come l’Italia. È importante che una selezione di questo tipo rifletta la diversità di voci e di prospettive presenti nel panorama letterario italiano, senza limitarsi a un’unica visione politica.