Un nuovo assetto normativo per l’esplorazione spaziale
L’Italia compie un passo decisivo verso la conquista dello spazio con l’approvazione del disegno di legge sulla Space Economy, il primo provvedimento legislativo dedicato all’esplorazione spaziale nel nostro Paese. Il ddl, composto da 31 articoli, si pone l’obiettivo di regolamentare in modo completo le attività spaziali, dall’esercizio delle attività stesse all’immatricolazione degli oggetti spaziali, passando per le responsabilità degli operatori e dello Stato, fino alle misure per l’economia dello spazio.
Tra le novità più importanti del provvedimento troviamo l’obbligo di autorizzazione per l’esercizio di attività spaziali, sia per operatori stranieri che operano dal territorio italiano, sia per operatori nazionali che operano da un territorio estero. L’autorizzazione non sarà necessaria per le attività già autorizzate da un altro Stato, qualora siano riconosciute in Italia in base a trattati internazionali.
Il disegno di legge prevede inoltre la creazione di un’Autorità di vigilanza, incaricata di monitorare il rispetto delle disposizioni di legge da parte degli operatori. L’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) ricoprirà questo ruolo, con il potere di revocare l’autorizzazione in caso di violazioni. L’Asi sarà anche responsabile dell’immatricolazione degli oggetti spaziali nel Registro nazionale, per gli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico per i quali l’Italia è Stato di lancio.
Un piano nazionale per l’economia dello spazio
Il ddl si focalizza anche sullo sviluppo dell’economia dello spazio, prevedendo l’elaborazione di un Piano Nazionale con un orizzonte di almeno cinque anni. Questo piano avrà il compito di analizzare, valutare e quantificare i fabbisogni del settore spaziale, individuando gli investimenti finanziabili attraverso risorse pubbliche e contributi privati.
Per sostenere la Space Economy, il disegno di legge istituisce un Fondo per la Space Economy con carattere pluriennale. Questo fondo avrà lo scopo di promuovere le attività del settore, favorendo la crescita del mercato di prodotti e servizi innovativi, compresi quelli realizzati nell’ambito del Pnrr e quelli relativi a collaborazioni internazionali.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato che il governo ha previsto investimenti per 7,3 miliardi di euro nel comparto spaziale fino al 2026, comprendendo risorse destinate all’Agenzia Spaziale Europea, all’Asi e al Pnrr.
Agevolazioni per le PMI e le startup
Il disegno di legge prevede anche misure specifiche per favorire la partecipazione delle PMI e delle startup al settore spaziale. Sono previste norme speciali in materia di appalti pubblici per agevolare l’accesso ai contratti per le aziende del settore aerospaziale, con l’obiettivo di promuovere le attività e le tecnologie del settore.
Sicurezza e assicurazioni
Il ddl affronta anche la questione della sicurezza nello spazio, disciplinando le eventualità degli incidenti. Gli operatori autorizzati dovranno stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti dall’attività spaziale, con un massimale pari a 100 milioni di euro per episodio.
Un passo avanti per l’Italia nello spazio
La nuova legge quadro sullo spazio rappresenta un passo importante per l’Italia, che si posiziona così tra i grandi player globali nel settore spaziale. Il provvedimento offre un quadro normativo chiaro e completo per lo sviluppo dell’economia spaziale, con un focus particolare sul sostegno alle PMI e alle startup, che potranno beneficiare di agevolazioni per accedere al settore. L’istituzione di un fondo dedicato e un piano nazionale per l’economia dello spazio dimostrano l’impegno del governo italiano a investire in questo settore strategico per il futuro.