L’arresto e le accuse
Questa mattina, i militari della Compagnia carabinieri di Formia hanno arrestato in flagranza di reato Danilo D’Amico, assessore comunale di Ponza con delega ai Lavori pubblici ed esponente di Fratelli d’Italia. L’uomo, di 33 anni, è accusato di concussione per aver chiesto ed ottenuto 5.000 euro da un imprenditore romano in cambio di un futuro appalto da 50.000 euro per il mantenimento del verde dell’isola pontina.Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla stazione dell’isola e dal nucleo operativo Radiomobile, D’Amico avrebbe sfruttato la sua posizione politica per ottenere denaro dall’imprenditore, promettendogli in cambio l’aggiudicazione dell’appalto.
La reazione del Comune
Il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, ha espresso pubblicamente la sua sorpresa e il suo sdegno per l’accaduto, dichiarando che il Comune è “sbigottito e comunque estraneo a queste vili pratiche”.Ambrosino ha inoltre affermato che D’Amico “ha tradito la fiducia del sindaco e dei suoi elettori” e che, qualora le accuse fossero confermate, sarebbe stato immediatamente espulso dalla maggioranza consiliare. “Ponza è più forte di chi le vuole male e male si comporta”, ha concluso il primo cittadino.
L’impatto sulla politica locale
L’arresto di un assessore comunale per concussione solleva inevitabilmente interrogativi sulla trasparenza e l’integrità della politica locale a Ponza. Questo evento potrebbe avere un impatto significativo sull’opinione pubblica e sulla fiducia nei confronti delle istituzioni locali, soprattutto se le accuse si rivelassero fondate.