La fine di un’era per la Super Cub
Honda, il colosso giapponese dell’industria automobilistica e motociclistica, ha annunciato la decisione di interrompere la produzione di moto e scooter con motori fino a 50 cc entro novembre 2025. La notizia, anticipata dall’agenzia Kyodo, cita fonti informate sul dossier e spiega che la scelta è dettata da una combinazione di fattori, tra cui le nuove normative sulle emissioni e il calo delle vendite negli ultimi anni.
La decisione segna la fine di un’era per la leggendaria Super Cub, introdotta sul mercato nel 1958. Questo modello iconico, noto per la sua efficienza nei consumi, ha raggiunto la cifra record di oltre 100 milioni di unità prodotte, diventando la moto più popolare al mondo. Ancora oggi, la Super Cub è utilizzata in Giappone dal servizio postale per le consegne dei giornali, una pratica molto diffusa nel Paese del Sol Levante.
Calo delle vendite e nuove normative
Secondo la Japan Automobile Manufacturers Association, le vendite di motocicli con motori fino a 50 cc hanno subito un drastico calo negli ultimi decenni. Nel 1980, sono stati venduti circa 1,98 milioni di motocicli in questa categoria, mentre nel 2023 il numero è sceso a circa 90.000 unità. Questo trend negativo è attribuibile alla crescente popolarità di mezzi di trasporto alternativi, come le biciclette elettriche e i motoscooter.
La decisione di Honda è anche legata alle nuove normative giapponesi sulle emissioni, che si allineano agli standard globali più severi e entreranno in vigore nel novembre 2025. Secondo le fonti, la produzione di motoveicoli di bassa cilindrata non è più economicamente competitiva a causa dei costi elevati per adeguarsi alle nuove norme.
Un addio inevitabile?
La decisione di Honda di abbandonare la produzione di moto con motori fino a 50 cc sembra inevitabile, considerando il calo delle vendite e le nuove normative sulle emissioni. Tuttavia, la Super Cub è un’icona del motociclismo, un modello che ha lasciato un segno indelebile nella storia. La sua scomparsa potrebbe rappresentare la fine di un’era, ma potrebbe anche aprire la strada a nuove soluzioni di mobilità sostenibile, che potrebbero essere sviluppate da Honda stessa.