Proteste a Tel Aviv: Richiesta di Nuove Elezioni e Liberazione degli Ostaggi
Come ormai da mesi, ogni sabato, migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Tel Aviv per manifestare contro il governo del premier Benyamin Netanyahu. Le proteste, che chiedono nuove elezioni e la liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, hanno visto una partecipazione massiccia, con la manifestazione di questa sera definita la più grande dall’inizio della guerra contro Hamas.
I manifestanti hanno mostrato cartelli con slogan come “Ministro del crimine” e “Fermate la guerra”, esprimendo la loro preoccupazione per il futuro del Paese e la situazione degli ostaggi. “Sono qui perché ho paura del futuro di mio nipote. Non ci sarà futuro per loro se non usciamo e non ci liberiamo di questo orribile governo”, ha dichiarato Shai Erel, un imprenditore di 66 anni.
Partecipazione di Figure Pubbliche e Stima della Partecipazione
L’organizzazione di protesta antigovernativa Hofshi Israel ha stimato che oltre 150.000 persone hanno partecipato alla manifestazione. Tra i partecipanti figuravano anche Yoni Levy, padre di Naama Levy, la soldatessa israeliana prigioniera di Hamas dall’attacco del 7 ottobre, che oggi ha compiuto 20 anni, e lo scrittore David Grossman.
Le Proteste come Barometro dell’Opinione Pubblica
Le proteste a Tel Aviv, ormai un appuntamento fisso ogni sabato, rappresentano un chiaro segnale del malcontento popolare nei confronti del governo Netanyahu. La partecipazione massiccia, soprattutto dopo l’inizio della guerra contro Hamas, dimostra che una parte significativa della popolazione israeliana non condivide le politiche del governo e chiede un cambio di rotta.