Un festival per la rinascita
RisorgiMarche, il festival ideato dall’attore e conduttore Neri Marcorè e organizzato con Giambattista Tofoni, torna per la sua ottava edizione, confermandosi un evento di solidarietà volto alla rinascita delle comunità marchigiane colpite dal terremoto del 2016.
L’edizione 2024, che si terrà dal 6 luglio al 2 agosto, si focalizzerà su temi come la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale, secondo le parole di Marcorè: “La nuova edizione vuole essere ancora più articolata e capace di focalizzare quei temi che costituiscono le fondamenta del nostro festival“.
Un programma ricco di musica
Il festival aprirà i battenti sabato 6 luglio con il pianista ascolano Dardust, accompagnato dal Sunset String Quintet, che si esibirà a Monte Torrone, nel territorio di Ussita (Macerata). La chiusura è prevista per venerdì 2 agosto a Pintura di Bolognola, con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura e il suo spettacolo “L’armonium dei poveri“.
RisorgiMarche, come sottolineato da Tofoni, ospiterà “sempre più progetti musicali che vogliono misurarsi con il nostro format che coniuga natura e sostenibilità“, garantendo un’esperienza coinvolgente per centinaia di migliaia di spettatori.
Un festival che promuove il territorio
Il festival si svolgerà in diversi comuni marchigiani, tra cui Apiro, Bolognola, Cingoli, Esanatoglia, Mogliano, Muccia, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Ussita (Macerata), Arcevia (Ancona), Belmonte Piceno, Montelparo (Fermo), Frontone (Pesaro Urbino), contribuendo alla promozione del territorio e alla sua ripresa economica.
“Prosegue nel pieno spirito di solidarietà e inclusione, promozione del territorio e rispetto dell’ambiente l’esperienza di RisorgiMarche“, ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sottolineando l’importanza del festival per il rilancio dei borghi e dei territori interni.
Un evento di speranza e rinascita
RisorgiMarche si conferma un evento di grande valore sociale e culturale, non solo per la sua capacità di intrattenere e promuovere la musica, ma anche per il suo impegno nella ricostruzione e nel sostegno delle comunità colpite dal sisma. Il festival, attraverso la musica e la cultura, si pone come simbolo di speranza e rinascita per un territorio che ha subito un duro colpo, contribuendo alla ripresa economica e sociale delle zone colpite.