Indagini della Dottrina della Fede su Viganò
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla convocazione di monsignor Carlo Maria Viganò da parte della Dottrina della Fede. Parolin ha affermato che è “normale” che l’organismo vaticano stia conducendo indagini su Viganò, accusato di scisma, al fine di “approfondire questa situazione stessa”. Il cardinale ha sottolineato che la Dottrina della Fede ha fornito a Viganò la possibilità di difendersi dalle accuse.
Il commento personale di Parolin
A livello personale, il cardinale Parolin ha espresso rammarico per la situazione, dichiarando: “Mi dispiace tantissimo, io l’ho sempre apprezzato come un grande lavoratore molto fedele alla Santa Sede, in un certo senso anche di esempio, quando è stato Nunzio apostolico ha lavorato estremamente bene, cosa sia successo non lo so”.
Un caso complesso
La vicenda di monsignor Viganò rappresenta un caso complesso che coinvolge questioni di fede e di potere all’interno della Chiesa cattolica. Le dichiarazioni del cardinale Parolin evidenziano una certa ambiguità, con un’ammissione di dispiacere personale per la situazione ma al contempo una conferma del processo di indagine in corso da parte della Dottrina della Fede. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e le eventuali conseguenze per Viganò.