“What we fight for”: un ritratto di coraggio
Il Festival Cinema d’iDEA – International Women’s Film Festival, diretto da Patrizia Fregonese de Filippo, giunge alla sua conclusione con un’anteprima di grande impatto: “What we fight for”, documentario di Sara Del Dot e Carlotta Marrucci. Il film, in programma domani 21 giugno alle ore 20.00 presso Spazio Scena, offre uno sguardo commovente e spiazzante sulla lotta per i propri diritti di due ragazze iraniane e una afgana.
Le autrici saranno presenti in sala per condividere con il pubblico la loro opera, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio e LazioCrea.
Proiezioni e cerimonia di premiazione
Dopo l’anteprima di “What we fight for”, la serata proseguirà con la proiezione dei documentari in concorso, tra cui “Presence” di Nasim Dehghannayeri e “The Touch” di Elahe Ismaeilian (Iran), “1522” di Alessia Francischiello e “Cinema vita” di Gioia Ducci (Italia), “Week 12” di Isabel Delclaux (Spagna) e “Two One Two” di Shira Avni (Canada).
La cerimonia di premiazione si terrà alle ore 23.30, con la partecipazione dell’attrice Loretta Rossi Stuart, ospite d’eccezione, che, insieme alla direttrice artistica Patrizia Fregonese de Filippo e alla madrina Romina Caruana, annuncerà i vincitori.
Una giuria di esperti
La giuria di questa edizione del Festival Cinema d’iDEA è composta da un gruppo di esperti del settore, tra cui Bernadette Luciano, studiosa e docente di fama internazionale di Italian and European Studies presso l’Università di Auckland in Nuova Zelanda; il direttore della fotografia Gianni Mammolotti; la distributrice Claudia Bedogni; la regista, attrice, autrice e pittrice Liliana Paganini; e Women in Film Tv & Media Italia, rappresentato da Marianna Carroccio, Simona Cappuccio e Manuela Pincitore.
Un festival dedicato alle donne e al cinema
Il Festival Cinema d’iDEA rappresenta un’importante vetrina per il cinema realizzato da donne, offrendo un palcoscenico a registe, autrici e attrici provenienti da diverse parti del mondo. La scelta di dedicare l’evento al cinema delle donne è un segnale importante di attenzione verso una prospettiva spesso trascurata nel panorama cinematografico, contribuendo a dare voce a storie e punti di vista diversi.