Trattative interrotte, ma non definitivamente
Le trattative tra Wartsila e le organizzazioni sindacali si sono interrotte ieri sera dopo una giornata di tensioni, nonostante l’obiettivo fosse raggiungere un accordo sugli incentivi per i 262 lavoratori in esubero che saranno trasferiti a Msc. L’azienda finlandese, che manterrà a Trieste settori non principali della filiera produttiva, cederà l’impianto di San Dorligo a Msc.
La questione principale riguarda gli incentivi che Wartsila dovrebbe versare ai lavoratori, oltre a quanto previsto dal Contratto nazionale di lavoro. Wartsila ha proposto una cifra inizialmente ritenuta “imbarazzante” dai sindacati, per poi raddoppiarla e aumentarla ulteriormente, rimanendo comunque al di sotto delle richieste sindacali.
Il ruolo dell’Accordo di programma
Le trattative si sono interrotte proprio prima di un punto di rottura, con l’idea di riprendere l’incontro il 25 giugno prossimo al tavolo del Mimit per discutere dell’Accordo di programma. Questo accordo definirà il quadro complessivo dell’area industriale, ma non potrà essere firmato finché non includerà anche l’accordo tra Wartsila e i sindacati.
L’accordo di programma ha una scadenza importante: il 30 giugno, data di conclusione del periodo di solidarietà. È probabile che Wartsila non proceda con i licenziamenti e che il periodo di solidarietà venga prolungato di un mese, fino al 31 luglio, data entro la quale i due gruppi dovrebbero aver concluso il loro accordo.
Parole di speranza dal sindacato
Il segretario di Trieste della Uilm-Uil, Antonio Rodà, ha commentato la situazione dichiarando che le trattative non sono interrotte e che la situazione, pur non essendo rosea, non è nemmeno “nerissima”.
Un momento delicato per i lavoratori
La situazione è complessa e delicata per i lavoratori coinvolti. Il passaggio da Wartsila a Msc rappresenta un cambiamento significativo per loro, e la questione degli incentivi è fondamentale per garantire un passaggio sereno e un giusto riconoscimento per il loro lavoro passato. La speranza è che le trattative riprendano in modo costruttivo e che si arrivi ad un accordo soddisfacente per entrambe le parti.