La normalità come costrutto culturale: l’analisi di Vera Gheno

Vera Gheno, sociolinguista di spicco, affronta nel suo ultimo libro, ‘Nessun* è normale’, edito da Utet, un tema centrale nel dibattito contemporaneo: il concetto di ‘normalità’. L’autrice mette in discussione la presunta neutralità di questa parola, evidenziando come essa sia profondamente radicata in dinamiche sociali e politiche. Gheno smantella l’idea che ‘normale’ sia sinonimo di ‘naturale’, dimostrando come si tratti, invece, di un costrutto culturale che spesso consolida le disuguaglianze e le storture della società.
Il libro analizza come la società imponga modelli estetici, sessuali e comportamentali attraverso un uso tutt’altro che neutro del linguaggio. Gheno propone un approccio di ‘linguaggio ampio’, che tenga conto della varietà umana senza esotizzare o marginalizzare ‘l’altro’, trattandolo semplicemente come una persona.

Dalle radici scientifiche dell’eugenetica al potere del linguaggio

L’analisi di Gheno ripercorre la storia del concetto di normalità, dalle sue radici scientifiche nell’eugenetica di Quetelet e Galton, fino alle moderne teorie dell’unconscious bias. L’autrice intreccia sapientemente esperienza personale e sapere accademico, offrendo una prospettiva dinamica e coinvolgente.
Un aspetto cruciale del libro è l’esplorazione del legame tra normalità e potere. Gheno sottolinea come chi detiene il potere economico, politico, sociale e culturale spesso determini cosa sia considerato ‘normale’, anche in ambito linguistico. Chi si discosta da questa norma, anche attraverso l’uso del linguaggio, esercita il proprio diritto di essere un individuo completo, non solo un rappresentante di una categoria.

Linguaggio e realtà: un legame indissolubile

Gheno insiste sulla stretta relazione tra lingua e realtà, evidenziando come il linguaggio possa ratificare, cementare e cristallizzare ingiustizie sociali. L’autrice affronta la questione delle definizioni al femminile, sottolineando come l’uso dei titoli al femminile naturalizzi la presenza delle donne in ogni contesto, mentre l’uso del maschile per una donna continui a sottolinearne l’eccezionalità.
Il libro di Vera Gheno invita a una riflessione profonda sul potere del linguaggio e sulla necessità di decostruire le norme sociali imposte, promuovendo un approccio più inclusivo e rispettoso della diversità umana.

Un invito alla consapevolezza linguistica e sociale

Il saggio di Vera Gheno offre una lente critica attraverso cui esaminare le nostre assunzioni sulla normalità e il potere del linguaggio nel plasmare la realtà sociale. In un’epoca di crescente polarizzazione, ‘Nessun* è normale’ si rivela una lettura essenziale per promuovere una maggiore consapevolezza linguistica e un dialogo più inclusivo e rispettoso delle differenze individuali.

Di euterpe

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