L’inaugurazione dell’e-building
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, si è recato a Maranello per inaugurare l’e-building, il nuovo stabilimento di Ferrari dedicato alla produzione di vetture con motori termici, ibridi e, per la prima volta nella storia del Cavallino Rampante, un modello completamente elettrico.
Ad accoglierlo c’erano importanti figure del mondo Ferrari, tra cui il presidente John Elkann, il vice presidente Piero Ferrari e l’amministratore delegato Benedetto Vigna. I dipendenti, vestiti con la tuta rossa Ferrari, hanno accolto Mattarella con un lungo applauso.
All’evento hanno partecipato anche i sindaci di Maranello e dei paesi limitrofi, oltre al vicepresidente della Regione.
Come gesto di benvenuto, i lavoratori hanno regalato a Mattarella una lampada realizzata con pezzi di scarto dei motori Ferrari, un pezzo unico che rappresenta l’artigianalità e la passione che contraddistinguono il marchio.
Le parole di John Elkann
“Siamo emozionati e felici, onorati di avere con noi il presidente Mattarella per l’inaugurazione dell’e-building, uno stabilimento che unisce la centralità della persona nel luogo di lavoro al rispetto dell’ambiente. Stiamo immaginando il futuro della Ferrari puntando su persone, innovazione e rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato John Elkann.
“Investire sul nostro territorio è essenziale per prepararci con fiducia al futuro della Ferrari, confermando il nostro impegno per l’eccellenza italiana e per il nostro paese”, ha aggiunto Elkann, sottolineando l’importanza dell’investimento per il territorio e per l’economia italiana.
Un segnale di cambiamento per Ferrari
L’inaugurazione dell’e-building rappresenta un momento significativo per Ferrari, che si apre a un futuro elettrico pur mantenendo la sua tradizione di eccellenza e artigianalità. L’investimento in un nuovo stabilimento dedicato alle tecnologie elettriche dimostra la volontà del marchio di adattarsi alle nuove esigenze del mercato e di rispondere alle sfide poste dalla transizione energetica, senza rinunciare ai valori che lo hanno reso un’icona del settore automobilistico.