Un disastro in crescita
Il Pantanal, un bioma di immensa ricchezza naturalistica in Brasile, sta vivendo un’emergenza incendi senza precedenti. Secondo i dati del Programma ‘Queimadas’ dell’Istituto nazionale di ricerche spaziali (Inpe), tra gennaio e giugno di quest’anno sono andati distrutti dalle fiamme 517.000 ettari di vegetazione, un dato che rappresenta un aumento del 1.500% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Gli incendi si sono intensificati negli ultimi giorni, colpendo in particolare gli stati di Mato Grosso e Mato Grosso do Sul, dove il Pantanal si estende. Tra il 19 e il 20 giugno, le fiamme hanno devastato circa 13.000 ettari di terreno.
Un bilancio tragico
L’Inpe ha sottolineato che il Brasile si è posizionato al primo posto nella classifica degli incendi in America meridionale, con il 75% del totale. Gli incendi del 2024 hanno già superato quelli del 2020, anno considerato il più disastroso per il Pantanal, quando morirono 17 milioni di animali. Quest’anno, migliaia di alligatori, serpenti, pappagalli e altri animali hanno perso la vita carbonizzati.
L’anticipo della siccità
Storicamente, il periodo secco nel Pantanal iniziava a giugno. Tuttavia, il cambiamento climatico e gli effetti di El Niño hanno anticipato la siccità, creando un contesto favorevole agli incendi. Ironia della sorte, lo stesso fenomeno ha causato tempeste e gravi inondazioni nel Rio Grande Sud.
Un campanello d’allarme per l’ambiente
Gli incendi nel Pantanal rappresentano un’ulteriore conferma dell’impatto del cambiamento climatico e delle attività umane sull’ambiente. La perdita di biodiversità e l’impatto sugli ecosistemi sono un grave problema che richiede un’azione urgente da parte delle autorità e della società civile. La protezione di questo bioma unico e prezioso è fondamentale per la salute del pianeta e per le generazioni future.