Ferrari investe 200 milioni di euro in un nuovo e-building a Maranello per la produzione di auto elettriche
atlante
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Un nuovo e-building per la Ferrari
La Ferrari ha inaugurato un nuovo impianto produttivo a Maranello, denominato “e-building”, con un investimento di 200 milioni di euro. L’annuncio è stato fatto dall’amministratore delegato della casa automobilistica, Benedetto Vigna, durante l’evento di inaugurazione. Secondo Vigna, i fondi per il nuovo edificio erano già disponibili e non sono stati utilizzati i proventi del bond da 500 milioni di euro emesso recentemente dalla Ferrari.
La prima auto elettrica Ferrari
L’e-building sarà dedicato alla produzione della prima auto elettrica della Ferrari, il cui lancio è previsto per il 2026. La presentazione del nuovo modello è prevista per la fine del 2025.
Oltre all’auto elettrica, a partire dal prossimo anno saranno prodotti modelli come la Purosangue e la Sf90 Stradale.
Obiettivo flessibilità produttiva
Secondo Vigna, l’obiettivo del nuovo e-building non è l’aumento della capacità produttiva, ma piuttosto l’ottenimento di una maggiore flessibilità. “Avevamo bisogno di un building che fosse più efficiente per produrre una Ferrari per ogni ferrarista”, ha spiegato l’amministratore delegato.
Assunzioni e crescita del personale
La Ferrari sta procedendo con nuove assunzioni per far fronte alle nuove esigenze produttive. Nel primo semestre del 2023, l’azienda ha assunto 250 giovani. Negli ultimi dieci anni, il numero di dipendenti è cresciuto del 75%, mentre negli ultimi sei anni l’incremento è stato del 30%.
L’ingresso di Ferrari nel mercato delle auto elettriche
L’investimento di Ferrari in un e-building dedicato alla produzione di auto elettriche rappresenta un passo significativo per il marchio, che si sta preparando ad affrontare una transizione verso un futuro più sostenibile nel settore automobilistico. L’ingresso nel mercato delle auto elettriche, pur mantenendo la sua identità sportiva e di lusso, potrebbe aprire nuove opportunità di mercato per la Ferrari, permettendole di raggiungere un pubblico più ampio e sensibile alle tematiche ambientali.
