Borse europee positive, Milano in testa
Le borse europee hanno chiuso la giornata in territorio positivo, con Milano che ha registrato il rialzo più significativo (+1,15%). Seguono Parigi (+0,85%), Madrid (+0,53%), Londra (+0,4%) e Francoforte (+0,35%). Questo andamento positivo arriva in attesa dell’apertura dei listini americani, i cui future appaiono tuttavia contrastati.
Secondo quanto riportato, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite, ma in misura inferiore alle attese. Inoltre, l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia si è attestato a 1,3 punti, contro i 4,8 punti previsti dagli analisti.
Spread Btp-Bund in calo, rendimenti in rialzo
Lo spread tra i titoli di stato italiani (Btp) e tedeschi (Bund) a 10 anni si è ridotto a 151,8 punti. Il rendimento dei Btp è salito di 1,8 punti base, attestandosi al 3,95%, mentre quello dei Bund è cresciuto di 3,6 punti base, arrivando al 2,43%. Il rendimento dei titoli francesi è salito di 1,8 punti base, raggiungendo il 3,2%, con lo spread che si è contratto a 77 punti.
Dollaro in rafforzamento, banche centrali
Il dollaro si è rafforzato rispetto all’euro, scambiando a 0,93 euro, e rispetto alla sterlina, attestandosi a 0,79 sterline. La banca d’Inghilterra ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, a differenza della Banca Nazionale Svizzera.
Performance di alcuni titoli
Nel settore dei semiconduttori, hanno registrato un buon rialzo Asm (+6,47%), Be (+2,57%) e Asml (+2%), mentre Stm ha segnato un +0,93%. Nel comparto auto, Ferrari (+1,3%) e Stellantis (+0,77%) hanno chiuso in positivo, mentre Volvo (-2,59%) è crollata dopo il declassamento a ‘hold’ da parte degli analisti di Nordea. Renault (-0,44%) ha subito prese di beneficio.
Nel settore bancario, hanno registrato rialzi significativi Natwest (+1,54%), Unicredit (+1,44%), Banco Bpm (+1,25%), Bnp (+1,21%), Bps (+1,11%), Bper (+0,94%) e Intesa (+0,97%), mentre Mps ha chiuso in leggero rialzo (+0,33%).
Un’analisi del contesto
L’andamento positivo delle borse europee, in un contesto di incertezza sui mercati americani, potrebbe essere legato a diversi fattori. Da un lato, la diminuzione delle richieste di sussidi di disoccupazione, seppur inferiore alle attese, potrebbe suggerire un mercato del lavoro americano ancora solido. Dall’altro, il mantenimento dei tassi di interesse da parte della banca d’Inghilterra potrebbe essere interpretato come un segnale di fiducia nell’economia britannica, nonostante le sfide che il paese sta affrontando.