L’Ue punta il dito contro Apple
Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’Unione Europea è pronta a presentare accuse formali contro Apple, accusandola di pratiche anticoncorrenziali sul suo App Store. Le accuse sarebbero formulate sulla base del Digital Markets Act, una legge che mira a regolamentare i grandi mercati digitali e a promuovere la concorrenza.
L’indagine, avviata dall’Ue a marzo, ha preso di mira Apple, Alphabet e Meta, esaminando le loro pratiche commerciali alla luce del nuovo regolamento. Sembra che le accuse nei confronti di Apple siano ormai prossime alla formalizzazione, con un’azione prevista nelle prossime settimane.
Il Digital Markets Act al centro dell’indagine
Il Digital Markets Act (DMA) è una legge entrata in vigore nell’Unione Europea a novembre 2022, con l’obiettivo di regolamentare le grandi piattaforme digitali e di contrastare le pratiche monopolistiche. Il DMA prevede una serie di obblighi per le aziende considerate “gatekeeper”, tra cui l’obbligo di consentire agli utenti di disinstallare app preinstallate e di scegliere il proprio motore di ricerca predefinito.
L’indagine dell’Ue su Apple si concentra probabilmente sulle politiche dell’azienda relative all’App Store, che secondo alcuni critici limitano la concorrenza e impongono condizioni sfavorevoli agli sviluppatori di app.
Implicazioni per il mercato delle app
L’azione dell’Ue contro Apple potrebbe avere importanti implicazioni per il mercato delle app, potenzialmente aprendo la strada a una maggiore concorrenza e a condizioni più favorevoli per gli sviluppatori. Tuttavia, è importante considerare le possibili conseguenze di questa azione, come ad esempio l’impatto sulla sicurezza e sulla privacy degli utenti, aspetti che Apple ha sempre citato come motivazioni per le sue politiche sull’App Store.