Un quadro allarmante sullo stress dei giornalisti
Un’indagine condotta dall’Osservatorio salute e sicurezza sul lavoro di Casagit Salute, intitolata “Breaking news (Ultime notizie)”, ha dipinto un quadro preoccupante sulle condizioni di lavoro dei giornalisti italiani. Lo studio, frutto di una collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) e ricercatori dell’Università di Bologna, si è basato su un questionario compilato da 1.910 giornalisti, con un’età media di 50 anni.
I risultati dell’indagine hanno evidenziato come il 65% dei giornalisti intervistati soffra di tensione e senso di logoramento, mentre il 61% si sente oberato di compiti e attività. Questi dati evidenziano un forte stress lavorativo, spesso associato a ritmi di lavoro frenetici, sovraccarico cognitivo e uno squilibrio tra lavoro e vita privata.
Cause dello stress: ritmi frenetici e sovraccarico di lavoro
L’indagine ha individuato diverse cause dello stress tra i giornalisti, tra cui i ritmi di lavoro frenetici, spesso caratterizzati da orari prolungati e un monte ore medio di 45 ore settimanali, con il 35% che dichiara di lavorare tra le 50 e le 60 ore alla settimana. Inoltre, la maggior parte dei giornalisti (87%) ha un contratto a tempo indeterminato.
Lo studio ha evidenziato come il sovraccarico di lavoro, spesso legato a riduzioni di organico e all’aumento del carico di lavoro, contribuisca a generare uno squilibrio tra le risorse disponibili e le crescenti richieste, portando a un sovraccarico cognitivo.
Tecno-stress e difficoltà nel bilanciare lavoro e vita privata
L’indagine ha anche evidenziato il fenomeno del tecno-stress, legato all’eccesso di stimoli, notifiche e velocità di elaborazione delle informazioni. Più della metà dei giornalisti (57%) ha dichiarato di avere difficoltà a gestire il rapporto tra il tempo dedicato alla professione e il restante “spazio di vita”, evidenziando un problema di bilanciamento tra lavoro e vita privata.
L’indagine ha sottolineato come lo stress influenzi negativamente la soddisfazione lavorativa dei giornalisti.
La necessità di interventi mirati
L’indagine su “Breaking news” offre un’importante fotografia dello stress che affligge la professione giornalistica in Italia. I risultati evidenziano la necessità di interventi mirati per migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti e tutelare il loro benessere. È fondamentale promuovere politiche aziendali che favoriscano un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, oltre a politiche di prevenzione dello stress e del burnout, attraverso la formazione e il supporto psicologico.