Un raduno mondiale per un mito italiano
Pontedera, in provincia di Pisa, è nota come la città della Vespa, e per un giorno è diventata la capitale mondiale delle due ruote in occasione dei Vespa World Days. Il raduno mondiale dei Vespa club e dei vespisti ha visto la partecipazione di almeno 20-25 mila appassionati provenienti da tutto il mondo, con oltre 15mila Vespe in sella.
L’evento, che si è concluso il giorno seguente, ha visto l’imponente Vespa Parade attraversare le strade delle colline pisane sotto un sole che ha fatto capolino per l’occasione. All’evento hanno partecipato ben 55 Paesi da tutti i continenti, come ha sottolineato Mauro Calestrini, presidente del Vespa World club: “Il mondo è qui, sono arrivati appassionati da tutti i continenti: da dieci anni mancava in Italia un evento del genere e resterà nel cuore di tutti i vespisti. L’Italia è la culla della Vespa e la cultura vespistica ha conquistato il mondo intero“
La Vespa: libertà, donne e ricordi
Anche Rudy Zerbi, showman e professore di Amici, ha partecipato alla parata, definendo la Vespa “libertà, i primi viaggi, le prime fidanzate. La Vespa è donna, con le sue rotondità meravigliose. Insomma, le cose più belle della vita: la libertà e le donne“.
Un omaggio a Corradino D’Ascanio e al Gruppo Piaggio
In testa alla parata c’era il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, che ha definito l’evento “una festa meravigliosa che celebra la Vespa, ma anche il Gruppo Piaggio e i suoi successi grazie alle donne e gli uomini che portano il nome di Pontedera e dell’Italia in giro per il mondo“.
Presente anche Maria D’Ascanio, nipote di Corradino D’Ascanio, l’inventore della Vespa, visibilmente emozionata: “Gli fu chiesto di mettere l’Italia su due ruote e inventò la Vespa, ma per noi era soprattutto un nonno affettuoso e geniale“. Ha poi ricordato l’ingegno del nonno, capace di risolvere anche problemi domestici come l’asciugatura della biancheria in caso di pioggia, anticipando l’idea dell’asciugatrice.
Vespisti da tutto il mondo: storie e passioni
Tra i partecipanti, spiccavano figure come Fahad Almutawa, 36 anni, arrivato dal Kuwait con la sua Vespa dopo aver percorso oltre 6.000 chilometri, e Antonio Fattorusso, residente in Germania, che ha definito la Vespa “un’emozione, perché per noi emigrati andarci in giro in Germania vuol dire sentirsi a casa, in Italia“.
La presenza di Vespa club provenienti dall’Iran ha confermato ancora una volta la portata internazionale del mito della Vespa.
Un evento che celebra l’italianità
I Vespa World Days sono un evento che celebra non solo un mezzo di trasporto iconico, ma anche l’italianità nel mondo. La Vespa è un simbolo di design, ingegno e stile italiano, e il raduno ha dimostrato come il suo fascino abbia conquistato persone da ogni parte del globo, creando un legame forte e duraturo con la cultura italiana.