Operazione antidroga a Latina
I carabinieri del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari, disposte dal GIP del Tribunale di Latina, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.
Modus operandi: lo spaccio dalle feritoie blindate
L’organizzazione criminale, composta prevalentemente da donne – otto delle destinatarie di misura cautelare – si avvaleva di un metodo di spaccio insolito ma non inedito. La banda, infatti, utilizzava feritoie ricavate dalle porte blindate degli appartamenti per vendere la droga, un sistema simile a quello impiegato in piazze di spaccio note come Scampia e Tor Bella Monaca.
Occupazione abusiva di immobili e costruzioni abusive
Le indagini hanno evidenziato che la banda aveva occupato abusivamente alcuni immobili di proprietà dell’Ater e aveva realizzato costruzioni abusive in zona agricola non edificabile. Questo aspetto dimostra come l’organizzazione criminale avesse radici profonde nel territorio e fosse in grado di operare indisturbata.
Ulteriori dettagli in arrivo
Ulteriori dettagli sull’operazione saranno diffusi nel corso della mattinata dagli investigatori, che forniranno informazioni più precise sull’organizzazione criminale, sulle sostanze stupefacenti sequestrate e sulle attività svolte durante le indagini.
Un’organizzazione criminale con un modus operandi consolidato
L’utilizzo di feritoie blindate per lo spaccio di droga, un metodo già osservato in altre zone d’Italia, evidenzia come l’organizzazione criminale di Latina avesse un modus operandi consolidato e ben organizzato. La presenza di un numero elevato di donne coinvolte potrebbe indicare un ruolo chiave delle donne nell’organizzazione, un fenomeno che si sta diffondendo anche in altri contesti criminali.