Un’arte multiforme: dalla nascita di Ramarro a Diabolik
Giuseppe Palumbo, nato a Matera nel 1964, ha intrapreso la sua carriera nel mondo del fumetto nel 1986, esordendo su riviste come Frigidaire e Cyborg con il personaggio di Ramarro, il primo supereroe masochista, che ha immediatamente catturato l’attenzione per la sua originalità. La sua poliedricità lo ha portato a collaborare con case editrici di grande prestigio come la Sergio Bonelli Editore, entrando nello staff di Martin Mystère nel 1992, e la Astorina, con cui ha instaurato una lunga e prolifica collaborazione dal 2000, entrando a far parte dello staff di Diabolik.Nel 2001, Palumbo ha ricostruito il primo numero di Diabolik, su sceneggiatura di Alfredo Castelli, nel volume cartonato Il Re del Terrore: il remake, dimostrando ancora una volta la sua profonda conoscenza del personaggio e del mondo del fumetto.
Oltre il fumetto: un’esperienza artistica a 360 gradi
L’attività di Giuseppe Palumbo non si limita al fumetto. Ha lavorato come copertinista per la collana Gialli Junior della Mondadori per circa dieci anni e dal 2003 è stato il copertinista ufficiale dei romanzi di Stefano Benni per Feltrinelli, dimostrando la sua versatilità anche nell’ambito dell’illustrazione.Ha collaborato con numerose case editrici, tra cui Mondadori, Feltrinelli, Coconino Press e Oblomov, e con testate giornalistiche come l’Unità, il Manifesto, il Sole24Ore e SlowfoodMagazine. Ha realizzato opere come Tomka, il gitano di Guernica (2007) con Massimo Carlotto e Un sogno turco (2008) con Giancarlo De Cataldo, dimostrando la sua capacità di adattarsi a diversi generi e stili narrativi.
Un percorso ricco di collaborazioni e progetti
Palumbo ha collaborato con diverse personalità del mondo artistico e culturale, tra cui Biagio Bagini, Giulio Giordano, Guido Piccoli e il collettivo interdisciplinare Action30, di cui è tra i fondatori. Ha realizzato opere come Uno si distrae al bivio – La crudele scalmana di Rocco Scotellaro (2013), I cruschi di Manzù (2014) e Escobar – El Patròn (2016-2017), dimostrando la sua capacità di affrontare temi complessi e di dare vita a progetti di grande respiro.Dal 2011 insegna Illustrazione per l’editoria all’ISIA di Urbino, trasmettendo la sua passione e la sua esperienza alle nuove generazioni di artisti.
La sola cura: un’opera recente dedicata a Ludovico Nicola di Giura
Tra i suoi lavori più recenti, spicca La sola cura, biografia a fumetti edita da Oblomov con il sostegno di APT Basilicata, che narra la vita del medico lucano Ludovico Nicola di Giura. L’opera testimonia l’interesse di Palumbo per la storia e per le figure di spicco del territorio lucano, dimostrando ancora una volta la sua capacità di raccontare storie coinvolgenti attraverso il linguaggio del fumetto.
Un riconoscimento meritato
L’assegnazione del Romics d’Oro a Giuseppe Palumbo è un riconoscimento meritato per un artista che ha dedicato la sua vita alla creazione di opere di grande valore artistico e culturale. La sua poliedricità, la sua capacità di spaziare tra diversi generi e stili, e il suo impegno nel promuovere la cultura del fumetto lo rendono un esempio per le nuove generazioni di artisti.