La Cena di Veralab a Brera e le Polemiche
La cena organizzata da Veralab, marchio di cosmetici fondato dall’Estetista Cinica Cristina Fogazzi, per celebrare il ventennale della linea Overskin presso la Pinacoteca di Brera, ha scatenato una polemica sui social. La Fogazzi ha risposto alle critiche definendole “classismo della peggior specie”, sottolineando che Veralab ha affittato lo spazio in conformità con la legge e rispettando i regolamenti.
Secondo la Fogazzi, l’utilizzo di Brera per eventi come la cena è una prassi consolidata da otto anni e ha ribadito l’impegno di Veralab nel sostenere la cultura, nonostante le polemiche.
La Posizione della Direzione di Brera
Il direttore di Brera, Angelo Crespi, ha confermato le dichiarazioni della Fogazzi, precisando che l’affitto dello spazio per eventi è una pratica autorizzata dalla legge e che la Pinacoteca ospita eventi simili da otto anni. Crespi ha aggiunto che le tariffe sono stabilite dal Ministero e che i ricavi vengono utilizzati per finanziare i restauri della Pinacoteca.
Secondo Crespi, le richieste per affittare la sala sono numerose e potrebbero consentire di affittare lo spazio quotidianamente.
Riflessioni sull’Evento e la Polemica
La vicenda solleva interrogativi sull’utilizzo di spazi culturali per eventi privati e sul confine tra sostenere la cultura e sfruttare un contesto prestigioso per scopi commerciali. Sebbene la direzione di Brera abbia confermato la legittimità dell’affitto dello spazio, è comprensibile che alcune persone possano percepire l’evento come un’appropriazione di un luogo simbolo per fini privati, soprattutto se questo avviene in un contesto di difficoltà economiche per il settore culturale.