88 proposte per lo sfruttamento del litio cileno
Il governo cileno guidato da Gabriel Boric ha ricevuto un totale di 88 proposte da parte di 54 aziende provenienti da una decina di Paesi per lo sfruttamento di 26 saline di litio presenti sul territorio cileno. L’annuncio è stato dato dal ministero delle Miniere cileno tramite un post su X (ex Twitter).La scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse per gli investimenti privati nel settore del litio era fissata per lunedì sera. Il governo ha dichiarato che i risultati saranno resi noti il 9 luglio, data che dovrebbe segnare l’avvio delle gare di appalto.
Le parole del ministro delle Finanze
“Nel corso di quest’anno saremo in grado di sviluppare una procedura di gara per i contratti di sfruttamento del litio in Cile. Per quanti pensavano che fossimo in ritardo, stiamo recuperando velocemente”, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Mario Marcel, durante una conferenza a Santiago del Cile.Le parole di Marcel sembrano voler rispondere alle critiche mosse al governo per un ritardo nell’avvio del processo di assegnazione dei contratti di sfruttamento del litio, un settore strategico per l’economia cilena.
Un passo avanti per l’economia cilena?
La decisione del governo Boric di avviare le gare per lo sfruttamento del litio rappresenta un passo importante per l’economia cilena. Il litio è una risorsa strategica, fondamentale per la produzione di batterie e tecnologie green, e il Cile detiene importanti riserve di questo minerale. Tuttavia, è importante che lo sfruttamento del litio avvenga in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e le comunità locali. Il governo dovrà dimostrare di essere in grado di gestire questo processo con attenzione, garantendo trasparenza e un giusto equilibrio tra interessi economici e tutela ambientale.