Un mese di chiusura per lavori di arricchimento
Il Museo Egizio di Torino chiude le porte ai visitatori a partire da oggi, 18 giugno 2023, per un periodo di poco più di un mese, fino all’11 luglio compreso. Questa chiusura è dovuta ad una delle fasi più complesse dei lavori di arricchimento del museo, una tappa prevista da tempo nell’anno del bicentenario del museo, che verrà celebrato per due giorni a novembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La riapertura è prevista per il weekend del 12-13 luglio, con visite gratuite, e le prenotazioni saranno aperte dall’inizio di luglio.
Il futuro della presidenza: proroga richiesta, ma il ministro punta alla discontinuità
L’attenzione è rivolta anche alla scadenza dei mandati, con la presidente della Fondazione del Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin, in scadenza a fine novembre 2024. Il consiglio di amministrazione è in scadenza nel settembre 2025, mentre il direttore, Christian Greco, a giugno 2025.
I soci della Fondazione, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, hanno inviato una lettera al ministro Sangiuliano chiedendo una proroga del mandato di Evelina Christillin fino al settembre 2025, data prevista per il completamento dei lavori di arricchimento. La nomina del presidente spetta al ministro della Cultura, mentre il cda è nominato dai soci fondatori.
Evelina Christillin, al terzo mandato dal 2012, è stata determinante nell’ottenere finanziamenti privati per i lavori di arricchimento, pari a 23 milioni di euro. Sebbene un quarto mandato sia ammesso, il ministro vorrebbe un cambio di guida, puntando alla discontinuità.
Christillin ha espresso il desiderio di portare a termine il progetto di arricchimento, dichiarando di averci messo “il cuore e l’anima e anche tanti soldi nostri”.
Un momento delicato per il Museo Egizio
La chiusura per lavori e la questione della presidenza rappresentano un momento delicato per il Museo Egizio. Da un lato, i lavori di arricchimento sono un’opportunità per migliorare l’esperienza dei visitatori e consolidare il ruolo del museo come punto di riferimento per la cultura egizia. Dall’altro, la possibile sostituzione della presidente, con la sua esperienza e il suo ruolo chiave nella raccolta di fondi, potrebbe creare incertezze sul futuro del museo, soprattutto in relazione al completamento dei lavori.