L’Appello dei Costituzionalisti
Un appello firmato da oltre 180 costituzionalisti, promosso dall’associazione Articolo 21, si scaglia contro la proposta di riforma costituzionale che prevede l’introduzione del premierato. L’iniziativa nasce in seguito all’intervento della senatrice Liliana Segre, che il 14 maggio ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla riforma durante il dibattito al Senato.
Secondo i costituzionalisti firmatari, la creazione di un sistema politico ibrido, né parlamentare né presidenziale, rischia di introdurre contraddizioni insanabili nella Costituzione italiana. L’appello sottolinea come un sistema di questo tipo, mai sperimentato in altre democrazie, potrebbe consentire a una minoranza di ottenere il controllo delle istituzioni senza adeguati contrappesi e controlli.
Le Preoccupazioni Espresse nell’Appello
L’appello evidenzia il rischio che il Parlamento perda la sua rappresentatività e diventi un mero strumento a servizio del governo, con una conseguente erosione della separazione dei poteri. Si teme inoltre che il ruolo del Presidente della Repubblica venga ridotto a quello di un semplice “notaro”, compromettendo la sua funzione di arbitro e garante.
“Tutti i timori esposti nell’accorato intervento della senatrice Segre sono fondati”, si legge nell’appello. “Il Parlamento correrebbe il pericolo di non rappresentare più il Paese e di diventare una mera struttura di servizio del governo, distruggendo così la separazione dei poteri”.
L’Appello alle Forze Politiche
I costituzionalisti si rivolgono alle forze politiche con un appello accorato affinché prevalga l’interesse generale e si tenga conto degli allarmi lanciati. L’appello conclude con un monito: “Facciamo appello a tutte le forze politiche affinché prevalga l’interesse generale, si ascoltino gli allarmi che autorevolmente sono stati lanciati e si prevengano i pericoli. Finché siamo in tempo”.
Un Dibattito Necessario
L’appello dei costituzionalisti evidenzia l’importanza di un dibattito aperto e approfondito sulla riforma costituzionale, soprattutto in considerazione delle potenziali conseguenze per il sistema democratico italiano. La preoccupazione per la separazione dei poteri e per il ruolo delle istituzioni è un tema cruciale che merita un’attenta analisi e una riflessione condivisa da parte di tutti gli attori politici e sociali.